Qualificazioni Mondiali “povere” di talento: chi ci perde di più?

Il debutto, settimana prossima, della nuova formula per le competizioni nazionali vedrà molte big pesantemente rimaneggiate.
17.11.2017 19:00 di Ennio Terrasi Borghesan Twitter:    vedi letture
Luis Scola (Argentina)
Luis Scola (Argentina)
© foto di Foto FIBA

Alla fine il ‘bluff’ è stato quasi smascherato del tutto: quasi tutte le nazionali europee che, un mese fa, avevano pre-convocato i propri rappresentanti in Eurolega dovranno, nella quasi totalità dei casi, rinunciare ai suddetti giocatori.

Alcune squadre, come la Francia, hanno deciso comunque di convocare alcuni dei propri rappresentanti in Eurolega (nel caso dei francesi, parliamo di Causeur, Heurtel e Seraphin) nella speranza di averli disponibili almeno per la seconda partita in programma.

Squadre come Slovenia e Italia, invece, hanno tenuto in lista tre rappresentanti dell’Olimpia Milano (Dragic, Abass e Fontecchio), e in linea teorica parliamo di tre giocatori abbastanza ai margini delle rotazioni meneghine in Eurolega (i tre combinano per poco più di 15’ in questa stagione, con lo sloveno che ancora non ha fatto il suo esordio in questa stagione), ma l’infortunio di Goudelock potrebbe costringere Pianigiani a rivedere le sue strategie per la partita contro l’Olympiacos.

Due big del basket europeo, Lituania e Spagna, hanno invece deciso di puntare decisamente su un mix di giocatori esperti -ma recentemente ai margini della nazionale- e debuttanti. Nella Lituania di coach Adomaitis, ad esempio, dovrebbero fare il loro esordio in Nazionale due “italiani” che ben stanno figurando in questa stagione: Gediminas Orelik della Reyer Venezia e Arnoldas Kulboka della Betaland Capo d’Orlando, che giocheranno a fianco di veterani esperti come l’ex Siena Ksystof Lavrinovic. Negli spagnoli di Scariolo, invece, faranno il loro ritorno in Nazionale due membri della squadra che partecipò all’Europeo 2005: Fran Vazquez e Sergi Vidal guidano una squadra integrata per lo più da veterani di ACB, ma a corto di esperienza con la nazionale, come Rabaseda del Gran Canaria o Beiran del Tenerife.

Problemi di selezione anche oltre oceano: gli Stati Uniti, guidati da Jeff Van Gundy, schiereranno una squadra formata esclusivamente da giocatori della G-League, tra cui spicca il fratello di Paul Millsap, Elijah, e da Semaj Christon, ancora free agent dopo il taglio, un mese fa, ad opera dei Oklahoma City Thunder. Il Canada potrà contare sull’ex prima scelta Anthony Bennett, sul giocatore di Avellino Thomas Scrubb e sull’ex Pesaro, Avellino e Agropoli Trasolini, mentre due veterani con esperienze NBA arricchiscono le fila di Brasile (ora guidato da Aco Petrovic) e Argentina: nei carioca Anderson Varejao ricomporrà la coppia con Marcelinho Huertas, mentre nell’albiceleste risponderà presente l’eterno Luis Scola, punta di diamante della squadra allenata da Sergio Hernandez.