Eurobasket donne: tocca all'Italia, per l'inizio di un nuovo ciclo

Da domani in Repubblica Ceca la competizione: azzurre con Turchia, Bielorussia e Slovacchia nel girone
15.06.2017 14:38 di  Domenico Landolfo   vedi letture
Eurobasket donne: tocca all'Italia, per l'inizio di un nuovo ciclo
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Si è giunti in Repubblica Ceca, dopo una qualificazione mai in discussione e ottenuta con autorità. La nazionale femminile, dopo tante "belle prestazioni" è finalmente diventata un gruppo solido e convinto, che ha cominciato col piede giusto la nuova gestione, con Andrea Capobianco alla guida e uno spirito nuovo. Questo Europeo sposta e non poco la bussola, con 16 squadre al via divise in 4 gironi, in cui la prima passa direttamente ai quarti, mentre le seconde e le terze passano da uno spareggio wild-card in stile Nfl per poter arrivare nella top 8. L'ingresso in questo lotto, obiettivo che può essere considerato alla portata delle "impavide" anche se fosse il massimo punto del percorso, non deve scoraggiare le azzurre, perché anche con la sconfitta ai quarti ci sarebbe un obiettivo importante da centrare: le quattro perdenti faranno semifinali e finali per il 5' posto, che significa accesso al Mondiale, un palcoscenico che alle nostre manca da tempo.

Girone ostico quello per l'Italia. Non tanto in termini di contenuti tecnici, visto che comunque sono state evitate Francia, Spagna e Serbia che si giocheranno le medaglie, bensì perché è un'autentica polveriera che se può favorire le mine vaganti, di certo costringe a giocare sempre con un pathos non indifferente. Saranno tre giorni di fuoco per le ragazze di coach Capobianco, che affronteranno venerdì (ore 12.30) la Bielorussia, sabato (20.30) la Turchia, che dovrebbe essere sulla carta la squadra più forte del lotto, e domenica (20.30) la Slovacchia. Tre sfide che però non devono intimorire nessuno, visti anche i recenti feedback che la nazionale italiana nelle sfide amichevoli perse, ma solo nel finale, contro Francia e Spagna. La Bielorussia non è più la squadra che ha fatto perdere anni di vita ai tifosi allo scorso Europeo, quando un canestro assurdo mandò la gara ad un supplementare che le azzurre poi persero. Tra le ex sovietiche non ci saranno le due torri e simbolo della nazionale Leuchancka e Veramayenka, che hanno dato forfait a poche settimane dal torneo. Occhio però alla batteria di esterne, che ha mano dall'arco, con Snytsina e la naturalizzata Bentley che fanno paura, mentre occhio a Likharovicnon che sembra avere un conto in sospeso con le nostre.

La Turchia, anch'essa affrontata nell'ultimo europeo, non è più la squadra delle veterane come Ylmaz, che ha appeso le scarpe al chiodo, ma ha integrato il gruppo che già ha esperienza (Caglar, Demirmen, Alben) con un nucleo di giovani spesso protagoniste nelle estati delle under, che ora sono affermate a pieno livello. Kavurmacioglu, Cakir, Cora sono giocatrici imprevedibili. Coach Mammun ne ha 12 da far ruotare, con Hollingswort americana naturalizzata pronta a portare contributo, mentre agli scorsi europei c'era la Sanders. Occhio a non sottovalutare la Slovacchia, squadra seria, tosta, che si è sempre distinta negli ultimi anni, sfiorando più volte risultati storici. Han cambiato coach recentemente, con ora Svoboda in panchina, hanno Maya Ruzickova che conosce bene le nostre, giocando a Venezia, nonché un gruppo che da anni è rodato e che si intende alla perfezione. Non sarà certo la vittima sacrificale.

E le azzurre? Diciamo che lo zoccolo duro di esperienza è rimasto lo stesso. A Masciadri, Ress e Sottana, si è riaggiunta Laura Macchi, che ancora la spiega nonostante la carta d'identità. Cinili potrà essere un fattore importante, perché è lunga, atletica e ha mano, mentre Crippa, fresca di scudetto a Lucca, avrà il ruolo di leader difensivo. A questo blocco si innestano le giovani. Dotto e Gorini sono due certezze, così come Formica che avrà il ruolo di far rifiatare Ress. Capobianco si è tutelato con le lunghe, portando De Pretto e rinunciando a un'esterna in più, un'ala che deve avere minuti di qualità, ed infine, ma non meno importanti, anzi, gioielli della corona, Elisa Penna e Cecilia Zandalasini. La prima dopo l'esperienza a Wake Forest potrà portare sfrontatezza, la seconda, classe 96' e tra le migliori giocatrici a livello non solo Europeo, sarà chiamata a condurre questa squadra.