NBA Awards, vol 2: Luka Doncic, I Phoenix Suns ed Eric Paschall

Secondo bilancio settimanale della lega (migliore e peggiore squadra, MVP, e miglior rookie): il rendimento record dello sloveno, sorpresa Suns e Warriors
05.11.2019 14:00 di Paolo Terrasi Twitter:    vedi letture
NBA Awards, vol 2: Luka Doncic, I Phoenix Suns ed Eric Paschall

Sulla falsariga dei Basketissimo - Best of The Week della scorsa stagione, quest'anno presentiamo una maggiore varietà di premi settimanali, analizzando la migliore e peggiore squadra dell'ultima settimana, l'MVP ed il miglior rookie. 

Top Team: Phoenix Suns (5-2) 
La squalifica di Deandre Ayton sembrava abbastanza per fermare gli entusiasmi dei Suns, apparsi convincenti nella prima settimana. In realtà, ha solo aumentato la voglia di rivalsa di Phoenix, attualmente seconda ad Ovest. Dopo anni di promesse mancate e record negativi, l'arrivo di Monty Williams e Ricky Rubio ha dato alla franchigia dell'Arizona quello che più mancava: ordine. Così, il talento cristallino di Devin Booker, unito ad un quintetto di tiratori e da non sottovalutare, ha permesso ai soli dell'arizona di togliersi qualche soddisfazione, come la vittoria contro i Sixers, ultima squadra a perdere l'imbattibilità quest'anno. 

Flop Team: New York Knicks (1-6) 
Le delusioni estive non lasciavano certo presagire aria di riscossa nella grande mela, ma l'inizio di stagione dei bluarancio è, come spesso accaduto negli ultimi anni, da dimenticare. Il debutto positivo di RJ Barrett è troppo poco per risollevare una squadra ancora alla ricerca di se stessa, sempre attorniata dalle polemiche e dalla voglia di vincere per un palcoscenico storico (Fanno già discutere i 41 minuti di media del rookie canadese - "ha 21 anni, per cortesia" la risposta di coach Fizdale). 

MVP: Luka Doncic (Dallas Mavericks)
Lo sloveno ha ripreso il discorso dove l'aveva lasciato. Il rookie dell'anno in carica sta mettendo in mostra cifre da capogiro, tripla doppia dopo tripla doppia, limando anche le percentuali e diventando a pieno titolo il regista di una Dallas finora positiva, che gioca di squadra e condivide la palla in modo delizioso. La stagione è ancora lunga e la concorrenza spietata, la convivenza con Kristaps Porzingis non scoppiettante come dovrebbe, ma al momento, sulla cresta dell'onda, c'è l'ex Real Madrid. 

Rookie dell'anno: Eric Paschall (Golden State Warriors)
Non tutto il male viene per nuocere, specie nella baia. I Warriors non sono nuovi a trovare gemme nelle avversità, come successo per Steph Curry, sbocciato definitivamente dopo l'incidente (e conseguente cessione) di Monta Ellis. Tra le poche note positive della tragica stagione di Golden State, c'è Eric Paschall, che dopo un inizio notevole, ha firmato il suo career high contro Portland, contribuendo nettamente alla prima vittoria dei Warriors nel nuovo Chase Center. 16.7 punti, 4.4 rimbalzi e 1.4 assist. le medie finora di Paschall, che sarà sotto contratto per almeno tre anni a cifre irrisorie. Un innesto potenzialmente importante, in attesa del rientro degli infortunati.