NBA Awards, vol 8: Dallas senza Doncic non si ferma, l'ascesa di Thybulle

Ottavo bilancio settimanale della lega (migliore e peggiore squadra, MVP, e miglior rookie): Dallas, Minnesota, James, Thybulle
17.12.2019 19:19 di Paolo Terrasi Twitter:    vedi letture
NBA Awards, vol 8: Dallas senza Doncic non si ferma, l'ascesa di Thybulle

Sulla falsariga dei Basketissimo - Best of The Week della scorsa stagione, quest'anno presentiamo una maggiore varietà di premi settimanali, analizzando la migliore e peggiore squadra dell'ultima settimana, l'MVP ed il miglior rookie. 

Top Team: Dallas Mavericks
Nonostante l'assenza di un possibile candidato MVP come Luka Doncic, i texani continuano ad essere una squadra da temere. Soltanto tre sconfitte nelle ultime dieci gare, con lo squillo nella vittoria contro i Bucks, fermati dopo 18 vittorie di fila da Kristaps Porzingis formato All Star. Coach Carlisle si conferma uno dei migliori, ed i Mavericks sembrano essere "the real deal". 

Flop Team: Minnesota Timberwolves
Dopo una fase contraddittoria piena di alti e bassi, i Timberwolves si sono impantanati. Sette sconfitte consecutive frutto di un attacco inceppatosi e problemi di comunicazione in difesa. Nulla di irreparabile, visto che i playoff rimangono distanti una gara e mezza, ma bisogna cambiare rotta veocemente. 

MVP: Lebron James
Nella settimana del suo ritorno al premio di miglior giocatore degli ultimi sette giorni, celebriamo James, in mezzo a questa galassia di papabili MVP: rischiamo di dare per scontato un giocatore che flirta con la doppia doppia di media a quasi 35 anni. 

ROY: Matisse Thybulle
Prima menzione nella nostra rubrica per un giocatore particolare. Il rookie dei Sixers molto difficilmente vincerà il premio, visti i continui progressi di Ja Morant e Kendrick Nunn, ma nella settimana della sua prima "campana" suonata nello spogliatoio di Philadelphia, dopo il suo career Hgh, menzioniamo un rookie che è candidato anche per il premio di miglior difensore dell'anno. L'impatto difensivo di Thybulle è devastante, ed quando le sue percentuali rimangono invariate nonostante il differente volume di tiro (5/8 contro i Raptors, 3/4 contro i Celtics e 46% in stagione da lontano, ma su solo 2 tentativi di media a partita), diventa l'ennesima faretra nell'arco di Brett Brown