Venezia sogna il ritorno di Stone, Cantù attesa all'esame Orlandina

Dopo l'arrivo di Esteban Batista che porterà i suoi chili ed i suoi centimetri sotto alle plance della Reyer Venezia, potrebbe non essersi ancora chiuso il mercato della compagine orogranata. Secondo quanto riferiscono gli ultimi rumors, infatti, la società starebbe provando a riportare in Laguna una vecchia conoscenza della Serie A: Julyan Stone. Lo statunitense ha già vestito la maglia dell'Umana nella stagione 2014-2015, viaggiano a 7.1 punti di media a partita con 7.7 rimbalzi e 4.2 assist. Al momento Stone si trova in NBA D-League ai Fort Wayne Mad Ants dove segna 8.5 punti con 6.2 rimbalzi e 8.8 assist ad ogni allacciata di scarpe. L'ultimo ostacolo al buon esito della trattativa è il buyout che la società lagunare dovrebbe versare per liberare il giocatore della lega di sviluppo. 

In attesa di vedere gli ultimi botti di mercato, è tempo di pensare al campionato, dove non mancano sfide davvero interessanti. La Pallacanestro Cantù se la vedrà con la Betaland Capo d'Orlando, una delle squadre che meglio ha fatto nella prima parte di stagione. “La Betaland è sicuramente la formazione meglio costruita di questo campionato - assicura coach Bolshakov in conferenza stampa -. Pur non avendo un budget infinito, i siciliani sono stati bravi a creare un roster completo con degli incastri perfetti tra i giocatori. Una chiave sarà la difesa dei nostri esterni. Capo d’Orlando tira con il 37,7% da tre, una percentuale sicuramente alta, ed è davvero pericolosa in transizione. Limitare queste loro armi potrà essere decisivo".

E dopo la sosta per la Coppa Italia, quella contro l'Enel Brindisi sarà una sfida molto delicata per l'Auxilium CUS Torino dove traballa la panchina di coach Frank Vitucci. A parlare in conferenza stampa è stata la mente della squadra, Chris Wright: “Sarà un match duro perché Brindisi è una squadra compatta e in un buon momento di forma come si è visto anche nelle Final Eight di Coppa Italia. Ma noi dobbiamo concentrarci sul potenziale che abbiamo e metterlo in campo, con grande focus e attenzione, in ogni momento della partita. In alcuni incontri stagionali siamo stati puniti da formazioni che avevano letteralmente l’acqua alla gola, dovevano per forza vincere e sentivano grande pressione su di loro. Siamo andati in difficoltà e non dovrà più succedere. Non è questo un cercare scuse, ma la realtà”, le sue parole.