L'Eurolega spossa le big: i flop nelle coppe

Tanti risultati inattesi nelle coppe, forse per via dell'Eurolega.
20.02.2018 18:45 di  Simone Mazzola  Twitter:    vedi letture
L'Eurolega spossa le big: i flop nelle coppe

E’ appena passato il weekend di coppe nazionali e in Italia ha trionfato forse una delle meno accreditate, non tanto per il talento a disposizione quanto per la condizione precaria con cui arrivata.
L’Auxilium Torino però ha meritato ampiamente la vittoria portandosi a casa due partite combattutissime.
 

Facendo il giro per l’Europa, però, sono diverse le otusider che hanno portato a casa il trofeo e anche nei casi in cui non si può parlare di vera e propria outsider, possiamo dire perlomeno la non favorita.
Le squadre di Eurolega infatti hanno perlopiù fallito l’appuntamento forse confermando o forse no l’influenza di una competizione stimolante, remunerativa ma indubbiamente pesante.
Il Fenerbahce e il Real Madrid hanno fallito l’obiettivo, ma se per il Real è arrivata una finale tirata persa contro il Barcellona che comunque rimane una squadra di alto livello dal punto di vista del talento, il Fenerbahce è stato eliminato subito dall’Efes che è sì squadra di Eurolega, ma non di certo nel suo momento migliore, visto che è ultima. Eppure gli ex milanesi Simon e Dragic hanno trovato assieme ai compagni il gruppo e il momento di forma giusto per infilare tre vittorie convincenti e portarsi a casa il trofeo inaspettatamente.

 

Anche l’Olympiacos ha dovuto cedere in finale contro l’AEK Atene, mentre l’unica eccezione mirabile è quella dello Zalgiris che si conferma ancora una volta come squadra vera, gruppo compatto e di alta qualità di gioco.
forse è un caso la debacle contemporanea di così tante partecipanti all’eurolega (senza contare Panathinaikos, Bamberg e Maccabi), ma probabilmente è frutto di un’Eurolega davvero difficile da gestire per i club. Quella scorsa doveva essere la stagione di adattamento, dove tutti avrebbero dovuto capire sbattendoci il naso, le dinamiche di una stagione così intensa, mentre se possibile la gestione di forze e psicologia sembra quasi essere meno oculata rispetto al passato.
C’è chi può rinfrancarsi guardando proprio la classifica e chi come Milano ha ormai pochissime chiamate per rimettere in sesto la stagione.