Cerella e la nuova EA7: “Aiuterò i nuovi, creiamo lo spirito giusto”

Il n° 7 biancorosso è l'unico giocatore presente a Bormio dell'anno scorso
26.08.2015 12:17 di Fabio Cavagnera Twitter:    vedi letture
Bruno Cerella
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Bruno Cerella
© foto di Fabio Cavagnera

L’Olimpia Milano prosegue il suo lavoro nel ritiro di Bormio, dove l’unico giocatore presente anche nella passata stagione è Bruno Cerella. Il n° 7 biancorosso è il ‘veterano’ del gruppo, visto che capitan Gentile non arriverà prima della seconda metà di settembre e tutti gli altri giocatori sono nuovi. Basketissimo l’ha intervistato per conoscere le sue sensazioni, in questi primi giorni di lavoro con la squadra di Jasmin Repesa.

Bruno sei uno dei due ‘superstiti’ in casa EA7-Emporio Armani: che sensazioni ci sono?
Ci sono tante facce nuove, bisogna creare lo spirito giusto nel gruppo, consapevoli che saremo da qui fino alla fine insieme. Dobbiamo approcciare nel modo giusto la stagione”.

Quali sono le prime idee sulla nuova squadra?
Tutti sono disponibili e sembrano dei bravi ragazzi, ma è troppo presto per fare una valutazione e dire che squadra sarà”.

Senza capitan Gentile, toccherà a te trascinare il gruppo nella preparazione
Io aiuterò i nuovi in qualsiasi situazione, non solo in campo, ma anche fuori per farli ambientare a Milano il prima possibile, aspettando arrivino gli infortunati ed i Nazionali. Non è facile partire con sette giocatori, ma la cosa importante è lavorare nel modo giusto ed il resto arriverà da solo”.

L’obiettivo è il solito: vincere. Ormai ci sei abituato…
E’ facile dire che Milano è forte e deve vincere, però io la vedo come il lavoro quotidiano che porta risultati. Pensiamo giorno dopo giorno a lavorare con lo spirito giusto e poi ci divertiremo. Nessuno può sapere se alzeremo quattro trofei o nessuno, ma di sicuro lavorando nel modo giusto, in una squadra con grande talento, potremo fare bene e vincere”.

L’estate l’hai trascorsa, nuovamente, con il tuo progetto Slums Dunk, questa volta in Zambia. Cosa ci racconti di questa nuova esperienza?
Quest’anno, nel mio gruppo, ci siamo mossi in Zambia, nel paese Monze. E’ una zona rurale, abbiamo coinvolto numerosi ragazzi nelle nostre attività di pallacanestro. Al mattino i corsi per gli allenatori, che daranno continuità alle nostre attività, appoggiandoci su un campetto da basket, in attesa di creare noi il nostro campo ed a collaborare con altre Onlus, che si occupano anche di salute ed educazione. Il nostro obiettivo è educare attraverso lo sport. Ci siamo divertiti molto, anche se abbiamo avuto dei piccoli problemi, visto che non è mai facile, però si va oltre e si porta avanti il nostro progetto anche in questo meraviglioso posto, dove c’è un amore per lo sport incredibile”.