Cinciarini: “Milano è un nuovo inizio, prendiamoci la rivincita”

Il nuovo playmaker biancorosso si racconta e parla della scelta di arrivare all'Olimpia
24.07.2015 11:30 di Fabio Cavagnera Twitter:    vedi letture
Andrea Cinciarini
Andrea Cinciarini
© foto di Sito Olimpia Milano

Uno dei primi acquisti dell’Olimpia Milano di Jasmin Repesa è stato Andrea Cinciarini. Il playmaker sarà uno dei registi della formazione biancorossa, dopo aver guidato Reggio Emilia ad un tiro da un clamoroso scudetto nella passata stagione. Ora è sbarcato sotto la Madonnina, anche attualmente è al lavoro con la Nazionale verso Eurobasket 2015: lo abbiamo intervistato per raccogliere le sue prime impressioni da giocatore dell’EA7-Emporio Armani.

Cosa ti ha fatto scegliere Milano?
Molteplici fattori. Prima vorrei però fare dei ringraziamenti sinceri a Reggio: in questi tre anni, loro mi hanno dato tantissimo ed io ho dato tantissimo a loro, siamo cresciuti insieme. Abbiamo vinto una il primo trofeo della storia, siamo arrivato ad un passo dal sogno, quello scudetto sognato da una città intera. Ovvio che rimarrò sempre legato a questa società e sarà sempre la mia seconda casa, ma un giocatore deve fare delle scelte ed a 29 anni la mia è stata quella di rimettermi in gioco in un progetto diverso”.

Da Reggio Emilia all’Olimpia Milano
Milano è una scelta forte, per me un nuovo inizio. Arrivo in una società gloriosa, con un allenatore molto importante come Repesa, che ha come diktat il lavoro duro. Per me è un’arma principale, perché da quello arrivano i miglioramenti. Poi mi ha convinto il progetto, perché arrivo all’Armani con tanta voglia di rivincita, così come Milano ha voglia di riprendersi l’anno brutto fatto quest’anno. C’è l’Eurolega, che per me vuol dire tantissimo. Insomma, tanti fattori per arrivare a questa scelta”.

Parlavi dell’impatto con Repesa. Cosa vi siete detti?
L’impressione è stata ottima. E’ un allenatore che guarda al lavoro e crede tantissimo nella palestra. Mi ha ripetuto che farà di tutto per rendere migliore ogni giocatore, ha un obiettivo molto forte, quello di guidare la squadra a tante vittorie prestigiose. E’ meritocratico, chi lavora meglio gioca, altrimenti si sta in panchina. Questo è importante, perché nelle grandi squadre servono tanti giocatori. Noi saremo in 12, sarà il campo a decidere se merito o no di giocare. Però la sua grande voglia mi ha spinto a scegliere Milano”.

L’Eurolega, invece, cosa rappresenta per te?
Un traguardo molto importante. Quattro anni fa, nell’esperienza non entusiasmante con Cantù, mi sono portato dietro tante cose ed anche quello mi ha fatto crescere tantissimo. Rigocare quella competizione è motivo di grande orgoglio e non vedo l’ora sia il 15 ottobre, per scendere di nuovo in campo contro i più forti d’Europa. Giocare al più alto livello possibile è l’obiettivo di ogni giocatore e Milano è una società che ha voglia di far bene anche in questa competizione”.

Un altro obiettivo sarà vincere lo scudetto, quello che vi è sfuggito proprio in extremis un mese fa
Sicuramente c’è tanta voglia di rivincita, sarebbe stato più bello vincerlo a Reggio Emilia, però nello sport si vince e si perde e le sconfitte devono darti quel qualcosa in più, per fare bene l’anno dopo. Anche Milano ha lo stesso obiettivo, diciamo che entrambi vogliamo rifarci dalla stagione passata. Ovviamente non si possono fare delle promesse, ma la voglia e l’entusiasmo ci saranno sempre”.

Un messaggio ai tuoi nuovi tifosi dell’Olimpia
Vorrei semplicemente far capire a loro l’importanza di essere qua a Milano per me, perché è una società gloriosa e che ha vinto tanto. In questo momento, grazie al signor Armani, ha grandi obiettivi. Io non prometto grandi vittorie, ma che metterò il 110% in campo, lotterò ogni singolo momento dell’allenamento per migliorare, lotterò ogni singolo momento della partita per dare qualcosa alla squadra e di cogliere più vittorie possibile. Per il resto, chiedo di starci vicino e di incitare la squadra, perché insieme possiamo fare un grande anno”.