Proli: "Olimpia, devi vincere in Italia e farti rispettare in Europa”

L'intervista di inizio stagione a Basketissimo con il presidente biancorosso
22.08.2015 12:24 di Fabio Cavagnera Twitter:    vedi letture
Livio Proli, presidente EA7
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Livio Proli, presidente EA7
© foto di Alessia Doniselli

L’Olimpia Milano è al lavoro ormai da qualche giorno e domani partirà per il ritiro di Bormio, per entrare nel clou della preparazione precampionato. E’ l’inizio di una stagione fondamentale per il club di Piazzale Lotto, che vuole riscattare le delusioni della passata annata e tornare a sollevare alcuni trofei. Basketissimo ne ha parlato con il presidente Livio Proli, che ci racconta sue sensazioni ed aspettative sulla nuova EA7-Emporio Armani di Jasmin Repesa.

Inizia una nuova stagione, nuovamente con il ruolo di presidente del club. Quali sono le sensazioni?
Al di là dei ruoli, è importante ricominciare con un progetto capace di riportare a casa il dovuto dell’Olimpia, quindi un’Eurolega in cui farsi rispettare ed una Coppa Italia e campionato possibilmente da far tornare in bacheca”.

Una squadra ed un mercato diverso dal passato: senza il grande colpo, ma con tanti giocatori di buon livello e sullo stile di coach Repesa. Come è nata questa EA7-Emporio Armani?
Quest’anno la campagna acquisti l’abbiamo fatta con un comitato di cinque persone: il coach Repesa, gli assistenti Fioretti e Cancellieri, Portaluppi ed il sottoscritto. Mai come quest’anno la squadra è stata fatta da un team, nessuno potrà dire che i giocatori non sono stati voluti da tutti. C’è stato pieno allineamento, piena condivisione, in alcuni casi abbiamo accontentato al 100% il coach, in altri casi un po’ meno, ma le seconde scelte sono state comunque gradite a tutti. Questo è il vero punto di vantaggio. Nessun alibi, una squadra con dodici uomini di valore, con un’amalgama che starà in loro dimostrarci di poter avere e poi il talento individuale farà la differenza, dando un valore aggiunto. E per me ce n’è tanto”. 

Che Olimpia sarà?
Un’Olimpia all’altezza del suo nome. Gagliarda, sudore e sangue sul parquet e capace sempre di conquistare il rispetto degli avversari e la stima dei nostri tifosi, dando sempre il massimo”.

I no di Melli e Datome vi hanno sorpreso e, soprattutto, cosa vi hanno fatto cambiare nella costruzione della squadra?
Non siamo sorpresi perché il mercato è libero e la concorrenza è forte. I giocatori erano e sono interessantissimi, erano sotto la lente d’ingrandimento di tanti club. Avevamo già pronte delle strategie di riparazione, più che altro ci è dispiaciuto. Per Nicolò pensavamo potesse essere il triennio migliore per consolidare la sua crescita con noi e poi perché c’era anche dell’affetto, dopo quattro anni insieme. Per Datome perché, oltre ad essere un giocatore straordinario, è un uomo straordinario e ci sarebbe piaciuto aggregarlo a questo gruppo”.

Prima che iniziasse la stagione, subito due infortuni...
Una bella fortuna, ci ha spiazzato non poco… Avendo un inizio di stagione subito intenso, stiamo pensando di allargare la coperta, perché vorremmo partire subito forte”.

Gli obiettivi? Vincere in Italia e fare il meglio possibile in Europa?
Esatto. E’ la sintesi perfetta della nostra volontà”.