La lista degli infortunati in vista di Eurobasket 2017 cresce sempre di più

Ogni giorno si contano nuove defezioni che vanno a colpire quasi tutte le nazionali partecipanti
04.08.2017 18:42 di  Domenico Landolfo   vedi letture
La lista degli infortunati in vista di Eurobasket 2017 cresce sempre di più

Una volta erano le grandi lobby delle assicurazioni dei giocatori, affiliate saggiamente alle franchigie del massimo campionato americano, che “sconsigliavano” agli atleti non Usa di evitare gli impegni delle nazionali. Nel corso del tempo, finti problemi fisici, necessità di “migliorarsi” col lavoro estivo individuale, litigi con le federazioni e i passaporti ed altre vicissitudini che han dello stantio, han rappresentato un margine ben importante tra le massime competizioni per Nazionali e quelle di club. Non da ultima, la polemica tra le nuove qualificazioni “non estive” e l’impossibilità di chiamare i grandi giocatori, con un impoverimento assoluto dello spettacolo.

La strada che porta a questo Eurobasket è un crescendo di eliminazione da una lista che non è che fosse così ben fornita. Ogni giorno infortuni più o meno strani sembrano falcidiare con precisione chirurgica gli atleti, con la competizione che vede una Spagna nettamente favorita, anche perché, a parte la scelta di non portare Rudy e l’auto-eliminazione di Mirotic han risolto i problemi della Roja. Più problemi un po’ sparsi per il vecchio continente continuano a riempire le pagine dei quotidiani, con tanti, forse troppi aggiustamenti, che non fanno mai avere certezze agli allenatori.

L’ultimo infortunio in ordine di tempo è quello che colpisce l’Ucraina, che già ha dovuto fare a meno con le assenze dei suoi passaportati Pooh Jeter e Jerome Randle, e che oggi ha perso Kyrilo Fesenko, col centro avellinese che dovrà saltare Eurobasket 2017 per un’operazione al ginocchio, che lo terrà fermo circa 2 mesi. La Serbia, che comunque ha un roster molto autoctono anche con i nuovi Nba, dovrà con tutta probabilità rinunciare a Nemanja Nedovic, che ha subito un serio infortunio alla spalla, mentre la Turchia ha detto addio a Ilyasova, una perdita non da poco, visto che anche Omer Asik aveva dato il suo dissenso alla partecipazione alla competizione europea.

Detto delle vicende peregrine della nazionale italiana che ha perso Gallinari per il pugno a Kok e che ora dovrà pazientare altre due settimane per riavere Gigi Datome, che ogni volta che veste l’azzurro sembra essere perseguitato dalla malasorte, anche la Francia ha dovuto fronteggiare due infortuni non da poco, che si vanno a sommare alle assenze già messe in cantiere di Parker, Batum e Gobert. Nel ritiro e nelle prime amichevoli, Causeur, tra i protagonisti in Eurolega, e Luwawu, giocatore dei 76ers che per mezzi era interessante e che aveva giocato una discreta Summer League, hanno già fatto bagagli e sono in fase di riabilitazione: un brutto colpo per la squadra di Vincent Collet.

Nelle squadre che hanno tradizione ma non di primissima fascia, l’emorragia non si placa, con la Repubblica Ceca che dovrà rinunciare a Vesely, la Croazia che non avrà Milo Bilan nel suo roster, mentre la Grecia ha già salutato Tyler Dorsey, infortunatosi al piede qualche settimana fa.

Se abbiamo segnalato quelli che non ci saranno, vale la pena spendere qualche parola su ritorni e giocatori comunque sotto i riflettori. Navarro ha detto che si ritirerà dopo Eurobasket, Erazem Lorbek è tornato a dar manforte alla nazionale slovena in cui Doncic sembra già essere ben oltre la rampa di lancio, mentre a guidare la Finlandia ci sarà, a tre anni di distanza dall’ultima volta quel Teemu Rannikko dalle mille infinite vite cestistiche. La situazione più curiosa però spetta di sicuro alla Lettonia, dove la stella Porzingis, a disposizione della squadra baltica, al momento sembra avere ogni sua attenzione alla situazione newyorkese con editoriali disparati dei tabloid della Grande Mela che ogni giorno raccolgono le sue impressioni sulle vicende Knicks e sulle evoluzioni del mercato.