Italia, un incubo chiamato Eurocup: mai un inizio così nella coppa

Otto sconfitte nelle prime 9: Trento, Torino e Brescia a rischio eliminazione
18.10.2018 11:12 di  Ennio Terrasi Borghesan  Twitter:    vedi letture
Italia, un incubo chiamato Eurocup: mai un inizio così nella coppa
© foto di Instagram Trento

Negli ultimi anni c’eravamo abituati bene: escludendo dal conto il ‘boicottaggio’ del 2016/17, dal 2014/15 a oggi soltanto due squadre italiane (su 10 a partecipare) non sono state in grado di passare la fase a gironi di Eurocup, Reggio Emilia nel 2014/15 e Brindisi nel 2015/16. Dopo le prime tre giornate della seconda manifestazione continentale per importanza e blasone, il rischio concreto è quello di superare quel dato in una sola stagione: frutto del brutto inizio europeo di Brescia, Torino e Trento, che in tre assommano una sola vittoria in nove partite giocate, per mano dei vicecampioni d’Italia sul giovane Partizan Belgrado.

Per il resto, otto brucianti sconfitte e in buona parte con ampio margine (solo due sotto i 5 punti di scarto), e i timidi segnali di ripresa visti qui e lì non riescono del tutto ad addolcire la pillola amara. Ad oggi la strada non è compromessa per nessuna delle tre, ma servirà una netta inversione di rotta per bissare il risultato della scorsa stagione, in cui le tre italiane avanzarono in blocco verso la Top 16, con Reggio Emilia capace anche di raggiungere una splendida semifinale.

Avendo vinto una partita, Trento attualmente condivide il quarto posto proprio col Partizan, e dalla sua ha il vantaggio di dover ancora affrontare Ankara  -fanalino di coda del girone C- ma cruciale sarà mantenere il fattore campo contro squadre quotate come Valencia e ASVEL (possibilmente ribaltando il -14 maturato in Francia) ed evitare così debacle come quelle di ieri sera, oltre a piazzare qualche colpo esterno come quelli visti nelle due precedenti apparizioni dell’Aquila in Europa.

Non irrimediabile la situazione di Torino, pur con le tre sconfitte all’attivo: le ridotte differenze canestri maturate con Francoforte (-3) e Mornar (-4) tengono aperta la corsa in vista del ritorno, anche se molto passa dal prossimo match a Vilnius in casa del Rytas, dove una vittoria è quasi d’obbligo. Pur nelle tre sconfitte la Fiat ha mostrato carattere e buoni tratti di gioco, ma la sensazione generale -acuita nei momenti più bui come il primo quarto di Kazan- è quella di una squadra che paga tanto la differenza di gioco con il resto d’Europa.

Alquanto complicata la strada di Brescia, ancora a caccia della sua prima vittoria in Europa. Sul campo del Galatasaray sono arrivati segnali di risveglio, ma le nette sconfitte con Monaco (-12 in casa) e Andorra (-19), due squadre su cui la Germani deve fare rincorsa per raggiungere il traguardo delle Top 16, chiamano a un cambio di rotta drastico. Al PalaLeonessa settimana prossima arriverà la Stella Rossa capolista: un successo potrebbe dare slancio in vista del trittico Ulm-Monaco (trasferte)-Andorra, in cui la Leonessa si giocherà gran parte delle sue chances qualificazione.