Colpo Baskonia, Real sul velluto, Calathes fa esplodere OAKA

Nel trittico di partite della serata si parte con quella dal pronostico più chiuso e che conferma le aspettative. Il Real Madrid infatti fa un sol boccone dell’Efes vincendo per 87-68 una partita mai realmente in discussione. Sono Doncic e Tavares a guidare i blancos già dal primo quarto dove ci sono le prime basi per una partita tranquilla. L’attacco del Real non è a pieno regime come potrebbe, ma l’Efes dimostra i perchè del suo ultimo posto non riuscendo mai a trovare ritmo e segnando solo 30 punti alla pausa lunga. Nel terzo quarto i padroni di casa continuano a accumulare punti di vantaggio, presentandosi all'ultimo periodo con una rotonda doppia cifra che poco dopo il giro di boa raggiunge addirittura le ventuno lunghezze mandando così i titoli di coda con largo anticipo.

Negli altri due match la lotta è vera e ci si gioca posti importanti.
Non bastano 40 minuti per sancire un vincitore ad Atene perchè Panathinaikos e Zalgiris giocano alla morte mettendo in campo uno spettacolo palpitante. Sono i padroni di casa a partire con le marce altissime per far valere il quasi inespugnabile palazzetto di Oaka e dopo dieci minuti è 29-17. Quest’anno però non è possibile fidarsi dello Zalgiris, che con Kavaliauskas e White ricuce completamente lo strappo nel terzo quarto arrivando a giocarsi il finale punto a punto. Sono avanti i lituani nell’ultimo minuto ma prima KC Rivers pareggia, poi ha anche la possibilità di vincerla rubando palla a Pangos e sparando l’ultima tripla, ma la degna conclusione è l’overtime. In un minuto la squadra di Jaskievicius è a +7 in un parziale del tutto personale di White, ma i padroni di casa sono ugualmente duri a morire e rispondono subito passando in vantaggio con Gist un minuto dopo aver subito il break. Negli ultimi secondi Pangos compie il sorpasso, ma l'ultima parola è di Calathes che con un coast to coast sulla sirena regala la vittoria ai Greens per 94-93.

E’ guerra vera e propria anche al Martin Carpena nel derby spagnolo che vale moltissimo tra Unicaja e Baskonia. Sono 40 minuti senza esclusione di colpi, combattuti e senza un protagonista che spicca sugli altri. Da una parte ci sono i 19 del solito Nedovic, i 12 in 23 minuti di Shermadini e gli 11 di McCallum,dall’altra parte c’è un ottimo Timma a quota 17, seguito dai leader emotivi Granger a quota 14 e Shengelia a 13. La risoluzione del giallo non arriva sino agli ultimi due secondi dopo un altro quarto di battaglia. A evitare l’overtime e consegnare la vittoria al Baskonia ci pensa Janis Timma con il canestro a due secondi dal termine. Milosavljevic con un secondo da giocare ha ancora la possibilità con l’ultima preghiera, ma festeggiano i baschi 85-83.