Dallo Zalgiris al Barcellona: i voti della prima fase di Eurolega

Le pagelle del girone d’andata
30.12.2017 17:30 di  Ennio Terrasi Borghesan  Twitter:    vedi letture
Brandon Davies (Zalgiris)
Brandon Davies (Zalgiris)
© foto di Twitter Zalgiris

Il 2017 porta in dote anche la chiusura del girone d’andata di Eurolega. La nuova formula è ormai assimilata da tempo, specie per la maggior parte delle squadre che vantano un anno di esperienza con il nuovo format: le neo arrivate (Khimki, Malaga, Valencia) non hanno comunque sfigurato, con due di queste ampiamente in lotta per i Playoff.

Queste, di seguito, le valutazioni di Basketissimo.com sul girone d’andata delle 16 squadre di Eurolega.

CSKA Mosca 12-3 (2016-17: 1°, 12-3)
Voto = 8,5
I russi sono una autentica sicurezza: stesso record dello scorso anno e stessa posizione. Le tre sconfitte, avvenute per mano delle altre tre partecipanti alle Final Four dello scorso anno, non hanno intaccato la regolarità di un cammino che ha visto il CSKA sempre vincente, e spesso con ampi distacchi, contro le “altre dodici” (due strisce da 4 o più vittorie consecutive). La sola vittoria di vantaggio sull’Olympiacos non consente però ai ragazzi di Itoudis di cullarsi sugli allori, obbligando i russi al percorso netto nelle prossime due trasferte (Barcellona e Milano) per iniziare col piglio giusto anche il girone di ritorno.

Olympiacos Pireo 11-4 (3°, 10-5)
Voto = 8
Ottimo girone d’andata per i greci del Pireo, che per le prime 10 partite hanno anche dovuto fare a meno del loro indiscusso leader Vassilis Spanoulis. L’Olympiacos è l’unica, delle reduci dalle F4 di Istanbul, ad aver sempre vinto contro le altre tre finaliste dello scorso anno, ma nelle ultime giornate del girone d’andata i greci sono apparsi in affanno: vittoria risicata con l’Efes e sconfitte con Bamberg e Zalgiris, con attacchi scarichi (sempre sotto i 70 in queste tre partite, quando nelle prime 11 partite era successo soltanto due volte). Il calendario di Gennaio non porta in dote nessuna big, quindi le possibilità di recupero per la squadra di Sfairopoulos ci sono tutte, prima di un Febbraio terribile che porterà in dote, consecutivamente, Fenerbahce e Real Madrid.

Zalgiris Kaunas 10-5 (12°, 6-9)
Voto = 9
Indubbiamente la squadra più divertente ed elettrizzante del girone d’andata, oltre che la più migliorata. I ragazzi di Jasikevicius arrivano a fine anno con una striscia di 5 vittorie consecutive, contenente gli scalpi prestigiosi delle due greche e del Fenerbahce, vittorie che valgono un 3° posto con un calendario di inizio ritorno che autorizza a sognare (Stella Rossa, Malaga, Bamberg e Valencia). Voto alto meritato per i lituani, la cui stagione è cambiata dopo la schiacciante vittoria al Forum: da quel momento sono arrivate 8 vittorie in 10 partite, miglior record dell’Eurolega (insieme al CSKA) nel periodo considerato.

Panathinaikos Superfoods Atene 10-5 (5°, 9-6)
Voto = 7
Un buon girone con un finale da amaro in bocca per il Panathinaikos, che con la sconfitta sul campo di un Valencia in crisi ha visto sfumare la possibilità di chiudere il 2017 al 2° posto. L’OAKA si conferma il solito fortino (il Pana è l’unica squadra d’Eurolega imbattuta in casa), mentre un po’ più di continuità va trovata in trasferta: il record di 3-5 poco si addice ad una squadra che vuole contendere alla vittoria finale, con tre delle sconfitte arrivate contro squadre nettamente inferiori in classifica (la stessa Valencia oltre a Barcellona, nell’opener, e Baskonia). Gennaio non sarà agevole per i verdi ateniesi (Fenerbahce e CSKA nel doubleheader settimanale a metà mese), ma da lì può partire la spinta per un solido girone di ritorno in grado di garantire il fattore campo ai Playoff.

Real Madrid 9-6 (2°, 10-5)
Voto = 6,5
Un inizio stagione altalenante per i Blancos, con le due strisce da 4 vittorie consecutive che hanno aperto e chiuso il girone d’andata inframmezzate da un periodo buio di sei sconfitte in 7 gare. Il Real, trascinato da un Doncic a livelli da MVP della manifestazione, ha pagato in questa fase i tanti infortuni (Randolph e Kuzmic si sono aggiunti al lungodegente Llull) con questo passaggio a vuoto in Eurolega (roboante perché buona parte delle sconfitte sono avvenute contro squadre inferiori in classifica) che non ha avuto ripercussioni nella difficile ACB. La bella vittoria di Istanbul contro il Fenerbahce ha però dimostrato che con i madrileni bisognerà fare i conti fino alla fine, e le distanze ravvicinate in classifica non hanno compromesso la stagione di una delle favorite assolute.

Fenerbahce Dogus Istanbul 9-6 (6°, 9-6)
Voto = 6
Un girone d’andata ondivago per i campioni in carica, che pure hanno lo stesso record di un anno fa. Ondivago perché, tranne nella striscia di 4 vittorie consecutive inaugurata col successo di Mosca sul CSKA, non si è ancora vista la squadra che 7 mesi fa conquistò il primo titolo nella sua storia e nella storia del basket turco. Tante sconfitte in casa (ben 3 in 7 partite), molte partite perse nel finale (record di 2-4 nelle partite con uno scarto inferiore o pari a 5 punti), trend da ribaltare nel ritorno, che pure l’anno scorso vide la squadra di Obradovic migliorare sensibilmente, per evitare un playoff senza il fattore campo a favore.

Maccabi FOX Tel Aviv 8-7 (14°, 5-10)
Voto = 7
Bentornato Maccabi! Dopo un brutto 2016-17 europeo la squadra israeliana, ora guidata da una vecchia conoscenza del nostro basket come Neven Spahjia, rimessosi in gioco in Europa dopo tre anni in NBA come assistente agli Atlanta Hawks, ha ritrovato solidità e continuità di risultati (mai oltre le due sconfitte di fila, così come mai più di due vittorie consecutive) che posizionano il Maccabi come una delle favorite a uno degli ultimi posti per i playoff. Con l’eccezione dei passaggi a vuoto visti contro Efes, Barcellona e Malaga, i gialloblu hanno lottato in quasi tutte le occasioni, perdendo solo all’ultimo tiro contro l’Olympiacos e battendo Real e Fenerbahce con merito.

Khimki Mosca 8-7 (assente nel 2016-17)
Voto = 7
I russi sono la migliore delle novità di questa stagione, e la squadra basata interamente sulle spalle del talento di Alexey Shved oggi occupa con merito un’ottavo posto costruito anche grazie a un buon calendario, che ha proposto ai moscoviti tre partite casalinghe consecutive (e 4 nelle prime 6) per aprire la stagione. Solo due sconfitte in terra russa, con la vittoria di Madrid sul Real (partita che aprì la crisi dei blancos) indubbia ciliegina sulla torta di una prima metà di stagione ampiamente positiva.

Baskonia Vitoria Gasteiz 7-8 (4°, 10-5)
Voto = 6
Il voto è una media tra il 4 delle prime sei giornate (con anche le dimissioni di Pablo Prigioni) e l’8 delle successive 9, con un record di 6-3 che ha riportato i baschi in piena corsa playoff: le recriminazioni per le sconfitte di Milano e contro il CSKA non devono far dimenticare le nette vittorie su Real e Zalgiris, con la squadra ora ben condotta da Pedro Martinez che è probabilmente stata quella in grado di far giocare peggio i lituani in questo girone d’andata.

Unicaja Malaga 7-8 (assente nel 2016-17)
Voto = 6
Anche loro ‘debuttanti’ col nuovo format (cui sono arrivati vincendo l’Eurocup), l’Unicaja ha probabilmente il roster meno ‘sexy’ delle 16 squadre di Eurolega, ma il loro girone d’andata è positivo soprattutto per la striscia, ancora aperta, di 4 vittorie consecutive che ha rimesso Malaga in piena corsa per i Playoff dopo un inizio da 3-8 con anche 5 sconfitte consecutive. La consapevolezza di non avere nulla da perdere può regalare agli spagnoli quella tranquillità necessaria per andare oltre i propri limiti nel conquistare l’ottavo posto.

Brose Bamberg  6-9 (11° 6-9)
Voto = 5,5
Stesso record di un anno fa, quando il ‘bello’ della stagione della squadra di Trinchieri arrivò nel girone di ritorno, in cui si sfiorò l’accesso ai Playoff solo nelle ultimissime giornate. Per il resto, un mediocre girone d’andata per il Bamberg, chiuso con un netto calo (cinque sconfitte nelle ultime sei partite) che rischia di pregiudicare la stagione della squadra tedesca. L’inserimento di Dorell Wright non ha pagato sinora i dividendi attesi almeno in termini di risultati, e se è pur vero che contro le ‘bottom 8’ il Bamberg va bene (sconfitte solo contro Milano ed Efes) è altrettanto vero che per puntare al livello successivo bisogna battere le grandi (con cui il Brose è 1-7, unica vittoria contro l’Olympiacos).

Stella Rossa Belgrado 6-9 (8°, 7-8)
Voto = 5,5
La vittoria di Milano potrebbe aver rimesso in carreggiata i serbi, che nonostante una sola vittoria in meno rispetto a un anno fa si trovano a due vittorie di distanza da quell’ottavo posto che lo scorso anno occupavano al giro di boa. A compromettere la corsa all’ottavo posto finora è una striscia da cinque sconfitte consecutive, chiusa con lo splendido successo sul campo del Real Madrid. Al ritorno, per sognare l’ottavo posto, servirà anche il supporto del caldo pubblico serbo, visto che nel girone d’andata i biancorossi hanno concesso un po’ troppo sul parquet amico (3-4 il record, una sola vittoria in casa -contro l’Efes- negli ultimi due mesi)

FC Barcelona Lassa 5-10 (10°, 7-8)
Voto = 4
Il 2017 è l’annus horribilis per i blaugrana, che finora stanno riuscendo a fare peggio del deludente 2016-17: i playoff sembrano una chimera, e gli acuti contro Panathinaikos e Olympiacos non sono sufficienti a mascherare un girone d’andata che a un certo punto ha visto anche cinque sconfitte consecutive. I blaugrana non vincono in casa dal 23 novembre, e considerato che settimana prossima a Barcellona arriverà la capolista CSKA sembra difficile pensare come la squadra del discusso Alonso possa invertire la rotta e far dimenticare un girone d’andata che, considerato i mezzi e il roster a disposizione, è il peggiore tra le 16 di Eurolega.

Valencia Basket 4-11 (assente nel 2016-17)
Voto = 4,5
L’ottima partenza (3-1), pur facilitata dal calendario, aveva fatto illudere sulle possibilità in Eurolega della sorpresa della scorsa Liga, ripartita con Vidorreta al posto di Martinez. Poi però sono arrivate 10 sconfitte consecutive, e se alcune sono state sfortunate (il doppio overtime contro Milano, il -1 di Bamberg) in generale i valenciani hanno dimostrato di patire la doppia competizione. Mezzo voto in più per la bella vittoria, all’ultimo turno, contro il Panathinaikos, che ha quantomeno spezzato la striscia terribile.

Armani Exchange Milano 4-11 (15°, 4-11)
Voto = 4,5
Stesso record di un anno fa, ma situazione diversa per l’Olimpia Milano. Nel 2016-17 i meneghini partirono con un 4-3 che faceva sognare una campagna europea da outsider, ma il girone d’andata si chiuse con 8 sconfitte consecutive (striscia poi chiusa a 10), preludio, insieme a un altro passaggio a vuoto da 7 ko in fila, a quell’ultimo posto che quest’anno è l’obiettivo da evitare a tutti i costi. Il girone d’andata di Milano parla di una squadra che è sì in grado di stare in campo contro tutti (solo nella batosta contro lo Zalgiris è arrivato uno stop con uno scarto superiore a 11 punti) ma finora incapace di quell’acuto contro una delle prime 8 (contro cui Milano è 0-8, andando molto vicina con l’overtime contro il Fenerbahce e la sconfitta all’ultimo tiro contro l’Olympiacos), necessario (prossime due proprio contro Oly e CSKA) per dare una svolta alla stagione europea, da terminare quantomeno con onore e un piazzamento che sia di base per la prossima stagione.

Anadolu Efes Istanbul 4-11 (9°, 7-8)
Voto = 4,5
Il girone d’andata dell’Efes è quello della squadra più peggiorata d’Eurolega. Tre mesi partiti con 5 sconfitte nelle prime 5 partite, due sorprendenti successi esterni con Barcellona e Maccabi e le vittorie casalinghe su Milano e Bamberg che non raddrizzano una campagna sin qui assolutamente mediocre. Basterà il recente arrivo in panchina di Ergin Ataman per cambiare rotta e chiudere, con onore, la campagna europea?