Eurolega, verso il 19/20: Eurocup e leghe, chi saranno le 5 licenze?

Uno sguardo alle possibili new entry della prossima stagione di Eurolega.
26.03.2019 16:02 di  Ennio Terrasi Borghesan  Twitter:    vedi letture
Il sorprendente Oldenburg
Il sorprendente Oldenburg

Undici sono le solite, pronte alla quarta stagione consecutiva nell’Eurolega “a campionato”. Due, Bayern e ASVEL Villeurbanne, sono pronte a entrare nella prima stagione della licenza biennale concessa da ECA (e per i francesi sarà il ritorno in Eurolega dopo 10 anni). Rimangono quindi cinque posti per sognare l’Eurolega 2019/20, con una prima certezza vista la finale di Eurocup tra Valencia e ALBA Berlino: in caso di vittoria degli iberici si creerà una nuova wild-card, dopo la conferma da parte di Bertomeu dell’impossibilità di avere più di quattro squadre dello stesso paese e il “predominio” della licenza via Eurocup su quella via campionati. Quali potrebbero essere le altre quattro squadre “nuove” (o confermate) rispetto a questa stagione? E a chi andrebbe un’eventuale invito?

SPAGNA - Dando un occhio alla classifica della Liga ACB, la stessa Valencia appare ben posizionata, dato l’attuale quarto posto a 10 giornate dalla fine della Regular Season. Non demorde Malaga, appaiata ai valenciani ma dietro per lo scontro diretto: il sogno dell’Unicaja di tornare al piano di sopra dopo un anno d’assenza potrebbe però naufragare in base all’esito della finale di Eurocup. Più ridotte le speranze di Badalona e Manresa, prime inseguitrici a quel 4° posto che potrebbe avvicinare in modo migliore una eventuale semifinale.

LEGA ADRIATICA - Siamo in pieno svolgimento delle Final Four, la cui vincitrice conquisterà il biglietto per l’Eurolega. Il primo round (al meglio delle tre partite) del derby serbo tra Stella Rossa e Partizan è andato alla squadra biancorossa, finora quasi imbattibile nella competizione (24 vittorie in 25 partite); nell’altra semifinale il Cedevita Zagabria è 1-0 sul Buducnost campione in carica, che rischia già l’eliminazione nel prossimo weekend.

VTB LEAGUE - Poche sorprese, visto che dietro il CSKA già sicuro e primo in classifica vi siano UNICS Kazan, Khimki e Lokomotiv Kuban: da sottolineare come, rispetto alla scorsa stagione, i playoff saranno con serie al meglio delle 5 gare fino alla fine e senza gare secche come nel 2017/18, con il fattore campo che potrebbe essere decisivo.

GERMANIA - Dietro al Bayern dominatore e già sicuro del pass per l’Eurolega (22 vittorie in 24 giornate) c’è grande equilibrio, e margine per una sorpresa: l’Alba Berlino ha un buon numero di partite da recuperare per i tanti rinvii, e in questo momento è quinta in classifica dietro l’Oldenburg (secondo con un ottimo ruolino di marcia), il Bamberg e il sorprendente Vechta. Di queste tre squadre solo il Bamberg sta disputando una competizione europea in questa stagione, ed è per giunta legata con un accordo pluriennale alla FIBA per la Champions League. Allo stesso tempo è difficile immaginare come una stagione europea da 34 partite possa essere sostenibile per Oldenburg e Vechta, per impiantistica (6069 posti la Grosse Arena dei primi, 3140 il Rasta Dome dei secondi) e potere economico.

WILD CARD - Immaginando una vittoria di Valencia in Eurocup (la squadra di Ponsarnau arriva alla finale con 14 vittorie consecutive all’attivo) e quindi un posto “liberato” in quota ACB, le ipotesi sono molteplici. Le principali potrebbero essere quella di una terza squadra russa o di una terza turca, anche se le difficoltà del Darussafaka in Eurolega e il cammino deludente in Eurocup e Champions delle altre compagini turche sembrano far perdere peso a questa ipotesi. Una successiva candidata potrebbe essere proprio l’Alba Berlino, in caso di mancato accesso via campionato (e accesso confermato dell'Oldenburg o del Bamberg), e un’ipotesi affascinante sarebbe quella di un posto riservato alla vincitrice della Basketball Champions League, in quello che rappresenterebbe un importante segnale di disgelo nei rapporti tra Eurolega e FIBA (in corsa per le Final Four ci sono squadre che potrebbero ‘sostenere’ una coppa simile come Hapoel o AEK). Una considerazione finale, infine: sarebbe l’anno ideale per una seconda squadra italiana, ma Torino ha dilapidato il capitale composto dalle due wild-card in Eurocup e Venezia dalla sua ha sì la potenza economica (il budget è in linea con quello di Gran Canaria o del Buducnost di questa stagione) ma non le strutture. Ci sarebbe la Virtus Bologna, ma sarebbe un passo forse affrettato rispetto a un piano pluriennale già “in svolgimento”.