Fiba-Eurolega, la battaglia prosegue. Aspettando il Panathinaikos

Seppur non ci siano più minacce per i club o le federazioni, la battaglia tra Fiba ed Eurolega prosegue, senza che sia stata ancora trovata una soluzione. L’ultimo capitolo si è giocato poche ore fa, nel corso dell’Assemblea Generale di Fiba Europe a Nicosia (Cipro), con i membri delle federazioni che hanno “scartato come inaccettabile la proposta ECA datata 1 marzo 2018”. Dunque, nessun accordo tra le due parti, aspettando sempre quella famosa sentenza della Corte Europea, che dovrebbe dirimere definitivamente la questione. Sempre che prima o poi arrivi.

Nel frattempo, la Fiba ha lanciato qualche nuova frecciatina a Bertomeu e soci nel “condannare la decisione di Euroleague Commercial Assets (ECA) di programmare le partite di Eurolega nello stesso giorno ed alla stessa ora delle qualificazioni alla Coppa del mondo di pallacanestro FIBA, ponendo i giocatori in una situazione sleale ed in un dilemma etico - si legge nel comunicato - Rifiutare le azioni dei club di Euroleague, che non hanno rispettato il loro dovere di liberare i giocatori nelle squadre nazionali e quindi hanno influenzato indebitamente i risultati sportivi”. 

Vedremo se arriverà, nei prossimi mesi, qualche cambiamento, mentre c’è ancora da capire come si evolverà la situazione del Panathinaikos Atene. Dopo le minacce di addio e gli incontri delle ultime settimane, non è stata ancora presa una decisione definitiva: giocherà ancora in Eurolega oppure passera alla Champions League della Fiba? Bertomeu non ha troppi dubbi: “E’ una squadra di Eurolega e siamo certi che ne farà ancora parte - le sue parole dei giorni scorsi - Non abbiamo alcun problema con la società, ma solamente con una persona all’interno del club”.