Nicolò Melli si è preso il Fener: dopo la finale, la Nazionale?

Le prime avvisaglie si erano già avute nel biennio in Germania al Bamberg, specialmente nella scorsa stagione terminata con l’inserimento nel secondo quintetto ideale di Eurolega.

La definitiva consacrazione di Nicolò Melli come uno dei migliori giocatori d’Europa, però, è avvenuta in questa stagione: un’annata splendida, culminata con il career high fatto segnare nella finale contro il Real Madrid, in cui l’ala reggiana ex Milano è stato in grado di inserirsi al meglio nelle gerarchie e geometrie di Zeljko Obradovic, non facendo rimpiangere un giocatore come Ekpe Udoh che era stato MVP delle scorse Final Four.

L’exploit di Belgrado (28 punti con 7/10 da 2 e 4/6 da 3) segue una semifinale, con lo Zalgiris, dove Melli non è stato determinante come scorer ma decisivo a tutto tondo: 6 assist, 5 recuperi e un imprendiscibilità che l’ha reso il giocatore più impiegato di tutto il Fenerbahce.

Con il vistoso calo di Jason Thompson, l’esplosione di Melli è la migliore notizia per i turchi, che potranno contare su di lui per almeno altre due stagioni in virtù del triennale firmato nella scorsa estate.

Ma la notizia è ottima anche per l’Italia di Meo Sacchetti: se i miglioramenti dell’ala reggiana in azzurro si erano già visti nelle ultime due edizioni degli Europei, Melli può essere l’uomo in più per l’Italia in ottica Mondiale 2019, qualora gli azzurri dovessero riuscire a completare il lavoro ottimamente iniziato nelle prime quattro gare di qualificazione.

Melli, come Datome e Daniel Hackett, potrebbe essere anche disponibile per le partite di giugno e settembre, in cui l’Italia ha la possibilità di bloccare virtualmente il biglietto per la Cina.