Salari: Shved è il paperone, l'egemonia turco-russa-spagnola è totale

Da questa classifica è evidente che l'Italia non può competere in Europa.
28.09.2015 19:00 di Simone Mazzola Twitter:    vedi letture
Salari: Shved è il paperone, l'egemonia turco-russa-spagnola è totale
© foto di Twitter Real Madrid

Il basket italiano ha appena archiviato l’ennesima Supercoppa piuttosto deludente, sia dal punto di vista del gioco che dal punto di vista mediatico.
Se per la qualità di gioco espressa è tutto ampiamente preventivabile e “accettabile” a questo punto della stagione, dal punto di vista marketing non ci si muove dalla solita propaganda che, nonostante la differenza di location, non ha portato migliorie.

Purtroppo uno dei motivi per cui il nostro basket non riesce a ridecollare è il fattore economico e gli investimenti che le società possono permettersi. Nella scorsa settimana è uscito un interessante articolo su Euroleagueadventures.com dove sono stati messi in ordine i primi 50 salari dei giocatori europei.
Se ce ne fosse bisogno, in nessuno di questi posti c’è un italiano o un giocatore che militi nel nostro campionato, perché nel vertice basso della classifica si trovano Shane Lawal (ex Sassari), Ekpeh Udoh, Taylor Rochestie e Cory Higgins a 910.000 euro.
Questa nostra mancanza di fondi mette in evidenza due cose essenziali: innanzitutto fino a che non ci sarà un rilancio economico generale e investitori seri con progetti sarà difficile poter competere con le altre squadre per portare in Italia i top players, dall’altra con l’impossibilità economica si evita di spendere 1.9 milioni per i Fridzon, 1.3 per gli Oleson o 1 milione per i Fotsis del caso.
Questi giocatori evidentemente sovrapagati occupando posizioni alte o medie di questa graduatoria, ma se andiamo più su troviamo, con sommo stupore, che il giocatore più pagato d’Europa è Alexei Shved (Khimki) con 3.4 milioni di euro a stagione, davanti a Rudy Fernandez (2.8 mln) e Joel Freeland (2.7 mln), mentre appena giù dal podio ci sono Vassilis Spanoulis (2.6 mln) e il poker Llull-Navarro-Krstic-Teodosic (2.5 mln). Questo significa che l’egemonia turco-russa-spagnola è evidente con Fenerbahce e CSKA che annoverano ben otto giocatori a testa in questa graduatoria.
A queste condizioni, per Milano provare a pensare di prendere Gigi Datome senza potersi avvicinare a quelle cifre era a dir poco impensabile.


Ovviamente le risorse pecuniarie singole sono una base da cui partire per fare ragionamenti in ottica Eurolega. Per tornare ai vertici ci sono diversi componenti, anche politici ed economici che dovrebbero allinearsi, ma dal punto di vista di gestione si può e deve far meglio. Nemmeno la Germania ha un singolo atleta nella top 50 di cui sopra, ma la loro proiezione futura per quanto riguarda il basket è decisamente positiva, visto che creano seguito con promozioni e marketing, per chiudere con infrastrutture e palazzi al passo con i tempi.
Ogni appassionato pensa di avere la soluzioni ai mali di tutto il nostro basket, ma purtroppo come prima eravamo la crème d’Europa ora siamo fisiologicamente in fondo, ma pensare di risolvere tutto con una bacchetta magica, tre/quattro investitori di alto profilo o le dirette in HD di Sky sarebbe il più grosso errore possibile.