Venezia, il primo titolo europeo come benzina per il back-to-back

Le prospettive della Reyer dopo la vittoria in FIBA Europe Cup.
03.05.2018 16:07 di  Ennio Terrasi Borghesan  Twitter:    vedi letture
Tomas Ress (Venezia)
Tomas Ress (Venezia)
© foto di Foto FIBA

Finalmente conquistato quel trofeo continentale sfiorato nella scorsa stagione, con la sfortunata Final Four di Tenerife, la Reyer Venezia adesso può concentrarsi sul campionato e su un sogno chiamato back-to-back: quel secondo titolo consecutivo che non riesce a nessuno dai tempi di Siena o, per tornare ancora indietro nel tempo, della Benetton Treviso a inizio nuovo millennio. Un’impresa che potrebbe essere facilitata in caso di primo posto a fine Regular Season, traguardo su cui la Reyer può contare esclusivamente su se stessa: basterebbero due vittorie su due nelle ultime due giornate o, eventualmente, un successo sul campo di Pesaro e una sconfitta contro Milano al Taliercio con meno di quattro punti di scarto.

La sfida di mercoledì sarà un antipasto di quella che potrebbe anche essere la prossima finale scudetto, con la Reyer di De Raffaele che mese dopo mese avanza la propria candidatura a recitare quel ruolo di ‘anti-Milano’ ricoperto negli anni scorsi in primis da Sassari e Reggio Emilia. Venezia è una realtà, e ha saputo rialzarsi alla grande dopo quel passaggio a vuoto tra fine autunno e inizio inverno, costato un momentaneo allontanamento dalla vetta della classifica e la sfortunata eliminazione dalla Champions League (i lagunari sono stati eliminati nonostante un record di 8 vinte e 6 perse). 

A tutto ciò Tonut e compagni hanno risposto in campionato aggiudicandosi 12 delle ultime 13 partite giocate, con l’unica sconfitta maturata sul campo di Pistoia ormai un mese e mezzo fa, e in Europa con un cammino fatto di prestazioni convincenti nelle partite d’andata e sconfitte ininfluenti -in trasferta- in quelle di ritorno. 

Un chilometraggio comunque considerevole (ad oggi Venezia ha giocato 53 partite tra Campionato e Coppe Italiane ed Europee; solo Milano ha giocato di più), che però la Reyer ha potuto sostenere grazie a una rotazione allargata e a innesti mirati alla squadra che undici mesi fa riportava il titolo in Laguna dopo 74 anni. Adesso la prova dei Playoff, per capire se veramente Venezia riuscirà a fare quel salto definitivo di qualità ed essere una delle (se non la) squadre da battere del panorama italiano.