Anche i lituani dicono no: la finestra Fiba di settembre perde i pezzi

Proseguono le rinunce dei giocatori NBA alle due partite di qualificazione a Cina 2019
27.08.2018 21:54 di Fabio Cavagnera Twitter:    vedi letture
Jonas Valanciunas
Jonas Valanciunas
© foto di Foto Fiba

Lo abbiamo detto sin dal primo giorno: le finestre per le qualificazioni Mondiali non fanno il bene del basket, perché le Nazionali devono essere la massima espressione del movimento e l’assenza di tantissime stelle falsa i risultati e porta meno appeal per pubblico ed appassionati. Lo è stato per novembre e febbraio scorso, un po’ meno per giugno, ma si pensava che, a settembre, potessero tornare ad esserci quasi tutti i big. Non sarà così, perché ad ogni giorno e ad ogni lista di convocati aumenta il numero degli assenti, in particolare per i giocatori provenienti dall’NBA.

Ai rifiuti già annunciati nei giorni scorsi, altri si sono aggiunti nelle ultime ore: non ci saranno Giannis Antetokoumpo nella Grecia e Timofey Mozgov nella Russia, così come la Lituania dovrà fare a meno di Jonas Valanciunas e Domantas Sabonis. Uno stillicidio di grandi giocatori, che hanno preferito (caldamente invitati dalle proprie squadre NBA) prepararsi per la nuova stagione oltreoceano, con i training camp distanti pochi giorni, rispetto a rispondere alla convocazione del proprio paese per disputare le due partite verso Cina 2019.

Come fare? Non ci sono soluzioni, visto l’NBA non è controllata dalla Fiba e, quindi, quest’ultima non può obbligare o sanzionare i giocatori e le squadre per il rifiuto alla partecipazione alle partite. Anzi, una ci sarebbe, ma difficilmente immaginiamo possa essere d’attualità. Un bel ritorno al passato, con l’eliminazione di queste finestre ed il classico torneo di qualificazione in estate, permettendo così a tutti di partecipare. Ma, siccome ci troviamo nel mezzo di una battaglia di potere con l’Eurolega, pare improbabile possa esserci un passo indietro così netto dalla Federazione.