Come sarebbe oggi il Mondiale 2019, tra sorprese e conferme

Se terminassero oggi le qualificazioni al Mondiale, chi parteciperebbe?
27.02.2018 21:34 di Ennio Terrasi Borghesan Twitter:    vedi letture
Come sarebbe oggi il Mondiale 2019, tra sorprese e conferme
© foto di Foto FIBA

Messa in archivio la seconda finestra di qualificazioni ai Mondiali, con lo sguardo già rivolto alla finestra di giugno che, oltre a chiudere la prima fase, potrebbe già confermare delle tendenze viste in queste prime quattro partite. Quattro partite che sono un campione (1/3 del totale delle partite che disputeranno le squadre qualificate alla seconda fase) significativo per valutare lo ‘stato dell’opera’ e riflettere su chi oggi, nelle quattro confederazioni, staccherebbe il biglietto per l’estate prossima in Cina.

In Europa, nonostante l’eterno contenzioso tra FIBA e Euroleague, finora si sono viste poche sorprese: le sei squadre a punteggio pieno, logicamente tutte qualificate ad oggi, sono Spagna, Lituania, Italia, Francia, Germania e Grecia, 4/8 delle prime otto a Eurobasket 2017 più due potenze continentali come lituani e transalpini. Sei sono loro, per arrivare a 12 il contingente europeo sarebbe integrato da Ucraina, Slovenia, Polonia (assente dal 1967), Repubblica Ceca (che sarebbe debuttante), Russia e quella Serbia argento mondiale e olimpico in carica. Stupisce la presenza di ucraini, polacchi e cechi, ma c’é ancora spazio per recuperare per numerose squadre. Unica big in difficoltà è la Croazia, che verrà in Italia il 28 giugno a disputare un autentico spareggio: perdendolo sarebbe quasi fuori dalla seconda fase.

Voliamo nelle Americhe: poche sorprese, con la presenza (7 posti a disposizione) di USA, Brasile, Repubblica Dominicana (le uniche tre ancora a punteggio pieno), Argentina e Canada che dovrebbe essere abbastanza certa. Gli ultimi tre posti oggi sarebbero ad appannaggio di Venezuela e Uruguay, davanti rispetto a Portorico e Messico, con gli uruguayi che tornerebbero a un Mondiale per la prima volta dal 1986.

Quello dell’Asia&Oceania sarà il contingente più numeroso (7 posti, che diventano 8 con la Cina paese ospitante), quindi anche aperto a sorprese: dovrebbe essere sicura la presenza di Australia e Nuova Zelanda, per i successivi cinque posti sarà bagarre. È molto ben posizionata la Giordania, finora presente a un solo mondiale (2010) essendo l’unica, insieme agli aussies, a punteggio pieno; in Cina volerebbero anche Filippine, Libano, Iran e la novità assoluta Kazakistan (che sarebbe debuttante), avvantaggiata dallo status di paese ospitante della Cina (sin qui l’unica rivale credibile per i kazaki potrebbe essere la Corea del Sud).

Chiudiamo con l’Africa, attardata in quanto si sono disputate solo tre giornate (le ultime tre si disputeranno tutte a giugno, con dei concentramenti in singole città su tre giorni): spicca l’assenza, ad oggi, del Senegal, preceduto dalla sorpresa Mozambico. Le altre quattro rappresentanti del continente africano sarebbero le ‘solite’ Tunisia, Nigeria, Angola e Camerun.