Croazia con le spalle al muro, Lettonia e Russia in difficoltà

Uno sguardo alle qualificazioni europee al giro di boa della prima fase, con una prima occhiata ai possibili gironi della fase successiva.
25.02.2018 16:21 di Ennio Terrasi Borghesan Twitter:    vedi letture
Boris Diaw (Francia)
Boris Diaw (Francia)
© foto di Foto FIBA

Il super-venerdì delle qualificazioni mondiali in area Europa ha lasciato in eredità soltanto sette squadre imbattute dopo tre giornate, tutte quindi con la certezza di avanzare alla fase finale.

Se non stupisce più di tanto la presenza di Spagna, Francia, Lituania, Grecia e Italia nel gruppo, oltre a quella della Germania che conferma i continui miglioramenti già visti nell’Europeo 2017, il nome più sorprendente è quello della Repubblica Ceca, abile a sfruttare al massimo un girone oggettivamente più debole degli altri (integrato, oltre ai cechi, da Islanda, Bulgaria e Finlandia) ma capace di cavare il massimo dalle prime tre partite nonostante l’assenza delle due punte di diamante della nazionale (Vesely e Satoransky). I cechi possono quindi costruire su questi tre successi per inseguire la prima partecipazione ad un mondiale della loro storia.

Guardando alle proiezioni di gironi per la seconda fase, il primo gruppo dovrebbe essere formato da Spagna, Slovenia, Turchia, Ucraina, Montenegro e Lettonia, in ordine rigoroso di record ad oggi. Dando per quasi sicura la partecipazione degli spagnoli e dei campioni europei in carica, rimarrebbe un posto a disposizione per quattro squadre di buon livello, con i lettoni che potrebbero pagare caro la brutta sconfitta di venerdì contro l’Ucraina.

Il gruppo che ci potrebbe riguardare da vicino sarebbe il secondo, formato da Lituania, Italia, Polonia, Romania, Ungheria e Olanda. L’Italbasket, chiudendo sul 6-0 la prima fase, vedrebbe aumentare in modo esponenziale le sue chances di qualificazione (quasi sicuramente basterebbero, per qualificarsi, tre vittorie su quattro tra Ungheria e Polonia, o fare percorso netto in casa), e il possibile rientro in corsa della Croazia (moltissimo del destino croato dipenderà dalla sfida di giugno in Italia) potrebbe giovare agli azzurri, in quanto si tratterebbe di una squadra capace di togliere più facilmente punti alle rivali dell’Italia di quanto non potrebbero fare le oneste Romania e Olanda.

Il terzo gruppo oggi vedrebbe Francia, Repubblica Ceca (favorite, ad oggi, per due dei tre posti a disposizione), Bosnia, Russia, Islanda e Bulgaria, con la Finlandia ancora ampiamente in corsa. Non rosea la situazione russa, capace ad oggi di battere soltanto il fanalino di coda Belgio: la terza qualificata di questo concentramento potrebbe riservare sorprese, soprattutto se la Finlandia avrà la possibilità di schierare Markkanen nella finestra di giugno e, in caso di qualificazione, in quella di settembre.

Ultimo gruppo, quello composto ad oggi da Germania, Grecia, Serbia, Israele, Georgia ed Estonia. Qui dovrebbero esserci zero sorprese: a meno di crolli clamorosi le tre qualificate dovrebbero essere le prime tre citate, anche se la Georgia nella seconda fase potrebbe recuperare punti con avversarie alla portata come Israele e Estonia.