Mondiali 2014: in palio il terzo posto, in campo Lituania e Francia

Presentazione della finale per il 3°/4° posto tra Lituania e Francia
13.09.2014 11:30 di  Luca Servadei  Twitter:    vedi letture
Mondiali 2014: in palio il terzo posto, in campo Lituania e Francia
© foto di WOJCIECH FIGURSKI/Liverani

Non ci sarà in palio il titolo di Campione del Mondo, ma Lituania-Francia è comunque una finale. Un finale per il 3°/4° posto, cui nessuna delle due compagini, sperava (forse) di poter mirare. Squadre di grande tradizione, certamente competitive, ma falcidiate da assenze importantissime (Tony Parker da una parte e Mantas Kalnietis dall'altra su tutte), che sembravano poter rendere assai più complicato il percorso di entrambe. Invece Lituania e Francia hanno disputato un torneo impeccabile, terminato solo in semifinale, anche se in maniera profondamente diversa.
Gli uomini di Kazlauskas, trionfatori nel gruppo D, davanti alla Slovenia dei fratelli Dragic, sono stati eliminati dall'armata statunitense, apparsa insuperabile ed oggettivamente troppo superiore per talento, atletismo e profondità, alla compagine baltica. Nonostante l'assenza di un vero e proprio leader, la Lituania, ha trovato in Jonas Valanciunas centimetri, chili e punti utili per avere ragione di Australia e Turchia, prima dell'inevitabile resa al cospetto del "Dream Team" americano. Con un giorno in più di riposo, per riordinare le idee e raccogliere a se tutte le energie rimaste, i lituani, appaiono dunque, lievemente favoriti.
Tutt'altro percorso quello della Francia, uscita indenne dal "girone della morte", chiuso però solo al terzo posto, davanti a quella Serbia sconfitta nella seconda giornata, ma che si ripresa la propria rivincita (con tanto di interessi), in semifinale. La squadra di Collet, nonostante un Batum eroico ha dovuto strozzare in gola l'urlo di gioia per una rimonta solo accarezzata, e stroncata dall'impareggiabile orgoglio serbo. Dopo la vittoria contro la Croazia, per i transalpini rimarrà però storica l'impresa di avere umiliato in casa loro le Furie Rosse della Spagna che tutti, forse un po' sbrigativamente, davano per grande favorita.
Al termine di questi penultimi 40 minuti, solo una delle due, salirà sul podio insieme a Stati Uniti e Serbia, ma in tempi di crisi, anche una medaglia di legno, è tutt'altro che deprecabile.