Difficoltà e fatica, ma l'Italia batte il Montenegro nel segno di Belinelli

L'Italia dopo 28 minuti di difficoltà incredibili rimonta, passa e vince nel finale.
18.08.2017 19:55 di Simone Mazzola Twitter:    vedi letture
Difficoltà e fatica, ma l'Italia batte il Montenegro nel segno di Belinelli
© foto di Twitter Fip

Gli azzurri mostrano cuore, identità e abnegazione per ribaltare un primo tempo difficilissimo, un terzo quarto complicato e con una notevole difesa, la forza mentale di non mollare mai e una spettacolare prova di Marco Belinelli (24 punti) nel secondo tempo, portano a casa il match contro il Montenegro per 67-66.

Nel primo tempo si segna poco da una parte e dall’altra, ma il leit motiv è già chiaro e si manifesta sotto la difesa montenegrina che costringe soprattutto Belinelli a forzare, mentre dall’altra parte Vucevic prima, Radoncic poi e Rice alla fine caricano di falli gli uomini chiave di Messina. Hackett e Melli hanno presto due falli, vengono poi raggiunti da Datome che lo commette vicino al ferro, dove i lunghi come Dubljevic banchettano e scavano il solco che raggiunge anche il +13 sul 37-24.
Sembra non girare quasi nulla nei meccanismi azzurri che trovano il terzo fallo banale di Hackett, quello di Melli e delle percentuali al tiro da fuori davvero scadenti nonostante alcuni tiri vengano costruiti bene.
A chiudere il primo tempo ci pensa Tyrese Rice che brucia la difesa sulla penetrazione e appoggia con il gesto del cameriere la palla nel canestro. Pur non completando il gioco da tre punti, gli uomini di Tajnevic vanno al riposo su un tanto confortevole quanto meritato 39-26.

Nella ripresa Messina rischia Melli anche per testarlo, ma quando arriva il quarto fallo dell’ex Bamberg le cose si fanno difficili. Nonostante le difficoltà si alza l’abnegazione difensiva italiana e dopo che Filloy finalmente buca la retina da lontano con un’ottima lettura, un paio di canestri di Belinelli e una tripla di Hackett c'è ancora una partita sul -7.
Sembra il momento di chiudere il gap, ma è proprio quando subentra la convinzione di potercela fare che il Montenegro con la sapienza di Vucevic e l’esperienza di un sontuoso Dubljevic vicino a canestro ritorna in comoda doppia cifra di vantaggio.
Ma anche questa volta, quando tutto sembra compromesso un’altra volta, la tripla di Burns sul finire del terzo periodo, unito a un recupero e tanta intensità difensiva manifesto della sua voglia di esserci all’Europeo, regalano speranza all’Italia.
Il Montenegro non trova più il bandolo della matassa e dopo la riscossa di Burns, bussa al match un Aradori (fin lì impalpabile) che griffa cinque punti in fila e fa 53 pari.
L'Italia prende il comando del match con una difesa letteralmente ermetica (zero punti concessi in sette minuti) e sulle triple quasi consecutive di Belinelli (difficilissima) e Datome (meritatissima) vola a +6 (59-53) con tre minuti da giocare.
Quando ancora una tripla di Belinelli sembra chiudere il match, un osceno antisportivo fischiato allo stesso Belinelli da 2+1 e la tripla di Djurisic riportano il Montenegro a -1 con poco più di un minuto da giocare.
Melli muove i piedi splendidamente contro Rice e Burns fa una giocata splendida sporcando il rimbalzo avversario consegnandolo a Belinelli che poi infila una tripla assurda dal palleggio per il +4 che regala il match alla truppa di Messina.