Gallinari ha detto sì: ma chi sarà con lui all'Europeo? Le quotazioni

Le scelte di Messina in questo momento di transizione in cui vicino ai due Nba regna un caos di problemi ed infortuni
13.04.2017 13:00 di Domenico Landolfo   vedi letture
Gallinari ha detto sì: ma chi sarà con lui all'Europeo? Le quotazioni
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© foto di Alessia Doniselli

La notizia che in tanti si aspettavano alla vigilia è finalmente arrivata: Danilo Gallinari ha annunciato la sua presenza al camp estivo della nazionale in vista dell’Europeo, a cui l’ala dei Nuggets sembrava davvero in dubbio fino a qualche settimana fa. Una aggiunta non da poco per coach Ettore Messina che fa il paio con la sicura presenza di Marco Belinelli, che non ha raggiunto i playoff con gli Hornets, ma ha mantenuto cifre considerevoli in stagioni non affidandosi solamente alle sue doti balistiche al tiro da tre.

Detto dei due “americani”, sarebbe interessante fare un borsino delle reali quotazioni degli altri, volendo suddividere il roster in 10 elementi, due per ruolo, cui poi vanno aggiunti i due “extra” che possono completare la truppa come autentici jolly da pescare, una soluzione che intriga molto Messina.

Capitolo playmaker, per non dire carenza epocale, più che nel ruolo, diciamo di esperienza. Sulla carta ci sarebbe Daniel Hackett, ma, visto l'infortunio, la condizione non sarà di certo al massimo per la stagione estiva, nonostante un probabile rientro per il raduno. Oltre al figlio di Rudy, si apre un marasma difficile da decifrare, con tanti buoni giocatori, forse nessuno dei quali con esperienza internazionale. Sicuro di una chiamata dovrebbe essere Andrea Cinciarini, che quest’anno, in Eurolega, ha rappresentato l’anima vera di un gruppo in sfaldamento come era l’Olimpia. È di sicuro un veterano su cui contare e che potrebbe essere chiamato dal suo coach a essere uno dei leader tecnici. Dietro però all’ex Reggio c’è tanta incertezza. Per “anzianità” il primo e per “numeri” il secondo, sarebbero in lizza per il ruolo di backup Peppe Poeta e Luca Vitali, ma difficilmente Messina potrebbe rivolgere a loro le attenzioni, non per talento, quanto per la conformazione di una squadra che dovrebbe essere tanto atletica su ambo i lati del campo e sia il giocatore di Torino, che quello di Brescia hanno avuto acciacchi fisici di varia natura, non garantendo continuità al tiro. Possibilità per una chiamata per Mussini, dopo due anni a St John’s e con la possibilità di un ritorno in Italia per i playoff: poca esperienza ma tanta faccia tosta. Nomi da tenere sul taccuino, De Nicolao e Stefano Gentile, che magari potrebbero essere uno di quelli dell’ultimo minuto.

Sezione guardie: vicino a Belinelli servirà un giocatore solido, capace di incidere a partita in corso. Qui si potrebbe spendere il primo dei due jolly. Aradori è l’uomo giusto per questo ruolo, lo squalo bresciano fa dell’agonismo il suo pane quotidiano ed è uno dei frombolieri storici in maglia azzurra. Con lui anche Della Valle è uno dei papabili, perché è maledettamente sfrontato, ha coraggio e mano dalla lunga distanza e all’occorrenza può aiutare nel playmaking. Di certo tre guardie non certo difensive, quindi chissà che Messina, quantomeno per la prima parte del camp non possa servirsi di un ragazzo tosto e aggressivo come Cerella e Cournooh, oppure di un giovane come Fontecchio o Flaccadori. Meno chance, per i troppi problemi fisici, per uno come Tonut.

Ali piccole: Gigi Datome in maglia Fenerbahce sta disputando una delle migliori stagioni della sua carriera: è il capitano, sa il fatto suo ed è sempre stato in maglia azzurra. Lui è un punto fermo. La querelle Ale Gentile ha creato un mezzo vuoto. Riusciranno i mesi che restano all’Hapoel Gerusalemme a ridargli fiducia e condizioni per prepararlo al meglio alla competizione continentale? Se ha anche il 50% della forma e della testa giusta, di sicuro su quell’aereo Alessandro dovrà esserci, Messina lo sa e di sicuro poter avere una conversazione con un coach come Pianigiani che parla la sua stessa lingua potrà aiutarlo. La tutto sommato buona stagione di Abass lascia qualche spiraglio di speranza, ma se i due sopracitati sono al meglio, difficile essere nei dodici.

Ali forti e Centri. Pacchetto lunghi da sfoltire, tolto Gallinari. Sono troppi, hanno caratteristiche diverse e bisognerà vedere che tipologia e che condizione avranno gli esterni. Un rim protector è sicuro, e senza troppe discussioni la lotta sarebbe a due tra Cervi e Cusin, col primo favorito. Come dire però di no ad un giocatore come Pascolo che è stato da solo, in certe occasioni, artefice di rimonte assurde per la sua Olimpia. Meriterebbe certo una chiamata. Uno che su quell’aereo deve esserci è Melli, che col Bamberg sta dominando e non poco, gioca due ruoli ed è utile alla causa come pochi. Ne avremmo già quattro a bordo e si sta facendo qualche esclusione: Polonara è quel giocatore verticale con mano precisa che può dare minuti al Gallo in panchina, o magari con problemi di falli, nonché resta l’affaire Bargnani, perennemente infortunato e fuori dalle rotazioni al Baskonia.

Messina sfoglia la margherita, sperando in buone notizie dall’infermeria abbastanza affollata. Non sarà la migliore Italia del secolo, come forse lo era quella degli scorsi europei, ma può essere comunque una nazionale che può togliersi qualche soddisfazione.