Il caso Gallinari, l’Italia e le finestre FIBA: alla fine ci perdono tutti

Un commento sulla situazione del giocatore dei Clippers e non solo
23.08.2018 16:28 di Fabio Cavagnera Twitter:    vedi letture
Danilo Gallinari
Danilo Gallinari
© foto di Alessia Doniselli

La rinuncia di Danilo Gallinari alla convocazione azzurra ha scatenato (come prevedibile) un vespaio di polemiche. Le bacchettate di Sacchetti e Datome, il malumore di Petrucci ed anche i commenti sui quotidiani non sono stati teneri con il giocatore dei Los Angeles Clippers. Tutto parte dal famoso pugno a Kok nella preparazione ad Eurobasket 2017, da quel giorno il rapporto tra la Nazionale ed il giocatore NBA non è più lo stesso. Il tutto ‘aiutato’ da una comunicazione non certo impeccabile, con quel “ci sarò a settembre” sconfessato dopo il no dei californiani.

Il contraltare tra la decisione dei nostri due giocatori ‘americani’ (anche Belinelli ha detto no) e quelli di altri paesi, come Serbia e Croazia, fa sicuramente riflettere sia sulla reale volontà di vestire la maglia azzurra (entrambi però non hanno quasi mai rinunciato, quando sono stati sani), ma anche su quella ‘diplomatica’ per contrattare con le squadre NBA la possibilità di andare in Nazionale. In questo senso, era abbastanza prevedibile che i Clippers non avrebbero dato il via libera ad un giocatore che lo scorso anno ha saltato molte partite per infortunio e, inoltre, nell’ultimo appuntamento in azzurro si era rotto la mano, per il già citato pugno all’olandese.

La ‘colpa’ principale di questo caos, però, resta della FIBA, con queste finestre per la Nazionali, a cui è difficile trovare un senso logico, almeno a livello sportivo. La Federazione internazionale non potrà mai essere paragonata alla FIFA nel calcio, visto che l’NBA non esiste per il pallone ed ogni singola squadra è obbligata a lasciare i propri giocatori per gli impegni con le Nazionali, pena delle sanzioni. Così, alla fine, ci perdono tutti: chi non può vestire la maglia del proprio paese, le Nazionali ed anche la stessa FIBA, con partite di appeal sicuramente inferiore.