Il Messico sfida l’Italia: "E’ fortissima, ma non partiamo battuti"

Domani si gioca la semifinale del preolimpico, i nostri avversari provano a crederci
07.07.2016 12:57 di Fabio Cavagnera Twitter:    vedi letture
Il Messico sfida l’Italia: "E’ fortissima, ma non partiamo battuti"
© foto di Alessia Doniselli

La carta parla di una sfida a senso unico, senza storia, ma il Messico non ci sta a fare la vittima sacrificale, pur riconoscendo la superiorità dell’Italia. “Sono forti, hanno individualità di alto livello e giocano in casa - le parole di Paul Stoll, il playmaker della formazione centroamericana - ma non partiremo battuti e proveremo a fare l’impresa”. Ci crede anche il capitano Hector Hernandez, che prova ad indicare qualche chiave della partita: “Dobbiamo giocare di squadra, gestire il ritmo della partita - le sue parole - e ripetere per tre quarti la partita fatta ieri contro la Grecia”.

La squadra messicana, infatti, è riuscita a stare in partita per oltre un tempo, anche comandando il match, con un buon lavoro difensivo e con un Francisco Cruz molto incisivo in attacco. “Siamo rimasti ordinati, ci siamo passati la palla - commenta il coach Sergio Valdeolmillos - e abbiamo trovato il giusto ritmo”. Però dopo la Grecia è scappata via nel terzo quarto, come l’Italia ha fatto nelle due partite del proprio girone: “La squadra di Messina vince al 40’ e non all’inizio, così avremo bisogno di tutte le nostre rotazioni, per non abbassare il nostro livello di gioco nel corso della partita”.

Gli azzurri hanno tante bocche da fuoco, ma sinora hanno vinto giocando di squadra e proprio questa è una chiave del match: “Non si tratta di fermare Belinelli, Bargnani o Gallinari, perché tutti i giocatori italiani sono capaci di incidere sulle partite e di dare il loro contributo per la vittoria. Dovremo fermare il collettivo della Nazionale italiana”. E c’è solo un modo per provare a farlo: “Giocare molto bene, restare ad un buon livello difensivo per il maggiore tempo possibile, senza precipitazione. Solo così potremo provare a restare in partita, anche quando l’Italia intensificherà la difesa”.