L'Italia di Messina alla prova Francia, Belgio e Montenegro

Italia che nelle tra giorni francese testerà il suo livello di condizione e di preparazione in vista del prossimo europeo
17.08.2017 18:49 di  Domenico Landolfo   vedi letture
L'Italia di Messina alla prova Francia, Belgio e Montenegro
© foto di Twitter Italbasket

L’Italia parte alla volta di Tolosa dove in questo weekend saggerà con un test molto probante il proprio stato di salute anche in vista degli ultimi due tagli che chiuderanno il cerchio dei 12 per Tel Aviv. Un torneo da non sottovalutare e che, sommato a quello di Atene del 23 Agosto prossimo potrà davvero mettere in mostra quanto e se le assenze condizioneranno il cammino della nazionale di coach Ettore Messina.

Nell’ordine verranno affrontati alle 18 di venerdì e sabato in ordine il Montenegro ed il Belgio, mentre domenica alle 20.30 sarà la volta della nazionale transalpina. Tre sfide diverse per tecnica e mezzi sul parquet, in quanto la formazione balcanica è da sempre una di quelle squadre difficili da decifrare, che ci mette agonismo e può essere al tempo stesso una mina vagante capace di battere chiunque o una squadra senza testa né cervello di quelle che riescono a buttare il secchio del latte dandogli un calcio dopo averlo riempito. Tradizione favorevole nei precedenti per gli azzurri, ma occhio a non sottovalutare l’avversario. Ad allenare i balcanici è comunque il grande ex Bogdan Tanjevic, mentre in roster troviamo Rice (Barcellona) e l’ex paladino Ivanovic,

Contro il Belgio, in quello che sulla carta dovrebbe essere il match più agevole, sarà interessante studiare bene il comportamento degli azzurri contro una formazione che fa dell’esperienza e della chimica il suo punto di forte. Non una squadra di grandi individualità, con Tabu e Tumba giocatori cardini e l’immortale Hervelle coi gradi di capitano, van Rossom e De Zeeuw a portare legna,  ma di sicuro un test importante per saggiare la resistenza azzurra contro squadre che compiono scelte precise e tendono a farti giocare male. Anche qui tradizione ampiamente positiva,  

Contro la Francia sarà gara più probante, seppur non ci si dovrà aspettare la nazionale schiacciasassi che domina con gli NBA, visto che della nidiata principe ci sono solo Boris Diaw e Evan Fournier, che assieme a DeColo rappresentano le punte di diamante di una formazione giovane e che Collet ha dovuto mettere insieme anche facendo fronte a parecchi infortuni. Un pre-europeo comunque da dimenticare con le sconfitte abbastanza criticate dalla stampa transalpina contro Croazia e Lituania che hanno lasciato non qualche dubbio in visto della competizione di fine agosto che comunque decide i posti per il prossimo mondiale. Una situazione non troppo dissimile da quella che gli italiani avranno da fronteggiare.

Dunque tre gare in tre giorni, con energie che dovranno essere centellinate, così come accadrà nella fase a gironi, e risposte che dovranno arrivare dal gioco azzurro, anche perché fisicità pare essere la parola all’ordine del giorno in quel di Tolosa. Il recupero dei giocatori in bilico più per infortunio che per scelta tecnica, sarà il primo obiettivo, quanto anche riequilibrare un attacco che non può certo prescindere dalle conclusioni di Belinelli e Datome, ma che, fatta eccezione per un Melli che si conferma ai vertici europei per ruolo, continua a latitare per continuità ed affidabilità.

Importante sarà inoltre per la squadra di Messina, specie contro squadre che cercano il fisico e l’atletismo come prima via, riuscire a mantenere inalterata quella tenacia difensiva che si è vista a Trento prima e a Cagliari poi e che ha portato risultati davvero soddisfacenti nella costruzione di questo gruppo. L’Italia non ha da riscoprire talenti di carbone che possono diventare diamanti, quanto invece ha da affinare i suoi equilibri e la sua coesione, che possono diventare la chiave ottimale per far emergere il talento sul campo. Se l’approccio chiave è quello difensivo, nessun obiettivo potrebbe essere precluso ad una nazionale che magari arriva a questa competizione spuntata e con morale basso, ma che ha sempre saputo stupire quando ha viaggiato a fari spenti.