L’Italia è volata in Olanda senza Hackett tra delusione e orgoglio

La delusione della prima sconfitta, l’orgoglio di aver comunque messo in difficoltà una Croazia con tre giocatori NBA e l’assenza di Daniel Hackett: queste le sensazioni dell’Italia, il giorno dopo il ko di Trieste, in volo di prima mattina verso Groningen. Partiamo dal playmaker, uscito dopo quattro minuti e non più rientrato sul parquet: il giocatore del Bamberg è rimasto in Italia ed ha chiuso la sua avventura in questa finestra azzurra, per una lieve distorsione alla caviglia. Non sembra nulla di grave, ma farà degli accertamenti e salterà la trasferta di domenica in terra olandese. 

Una gara “da vincere”, come detto da Brian Sacchetti in un post partita dal retrogusto amaro, ma con la consapevolezza di esserci, anche senza le stelle (alcune potrebbero tornare nella finestra di settembre). “Ci tenevo a vincere questa partita, perché tanti dicevano che questo gruppo non è in grado di giocare a questo livello - le parole di Awudu Abass, uno dei migliori - però abbiamo dimostrato di starci molto bene. C’è molta rabbia, questa partita era speciale, ma abbiamo dimostrato che, anche nei momenti importanti, sappiamo come rientrare. Siamo una vera squadra”.

La reazione nel quarto periodo è stato un bel segnale, anche per difendere quel doppio confronto, che potrebbe tornare utile alla fine della seconda fase. Il pensiero è già alla gara di Groningen di domenica, contro una squadra reduce dal roboante +25 sulla Romania. Ottenere i due punti sarà fondamentale per arrivare allo step successivo con una classifica già confortante: Sacchetti (padre) spera di ritrovare i punti di Della Valle (lo 0/7 di Trieste non è certo usuale per lui) e magari anche un arbitraggio con un metro diverso e, soprattutto, costante. Anche se al palazzo farà caldo.