Sacchetti, Coppa Italia e Mondiale: un 2018-19 da sogno per Pippo Ricci

L’intervista all’azzurro della Vanoli Cremona, dopo la qualificazione ai Mondiali.
27.02.2019 16:02 di Ennio Terrasi Borghesan Twitter:    vedi letture
Sacchetti, Coppa Italia e Mondiale: un 2018-19 da sogno per Pippo Ricci
© foto di Alessia Doniselli

Ho avuto settimane peggiori” dice ridendo Giampaolo Ricci, ripensando agli scorsi giorni, in cui in soli 5 giorni ha vissuto uno storico trionfo in Coppa Italia con la sua Vanoli Cremona e la qualificazione al Mondiale 2019 con l’Italbasket, assaggiata per la prima volta in questa stagione. “Pensare un anno fa di essere qui, avendo vissuto tutto questo, è impensabile” afferma a Basketissimo il giocatore romano “Sono contento di aver ricevuto milioni di messaggio con scritto ‘te lo meriti’, ripensando a 13-14 anni fa a quando sono andato via di casa per vivere un sogno, la cosa più bella è pensare a familiari e amici che vedono in me qualcuno che ce l’ha fatta. È bello, mi godo questo momento ma non voglio accontentarmi”.

Una settimana di traguardi che Ricci ha vissuto con una costante: coach Meo Sacchetti, che l’ha fatto debuttare in Serie A e in Nazionale (prima la sperimentale, poi la maggiore): “Penso che sia l’uomo giusto per rilanciare l’Italia in alto. Meo è una persona speciale, vera, che ti lascia giocare” continua il giocatore di Cremona “Un suo grande pregio è quello di toglierti la pressione e metterti a tuo agio. Prima della finale di Coppa Italia ci ha detto ‘divertitevi, ma buttatevi su ogni pallone’, parole dette col sorriso stampato sulla faccia. La sua capacità è quella di alleggerire ogni tipo di tensione, e in campo tu dai tutto, difendi forte e dai veramente tutto. Da ex giocatore è bravo a capire i giocatori”.

La Nazionale è comunque un’esperienza “nuova” per Ricci, che a Varese ha collezionato la sua seconda presenza in azzurro. È l’occasione, quindi, anche per un primissimo bilancio: “È bello condividere tutto questo con giocatori che hanno vinto campionati, che giocano l’Eurolega. Ti trasmettono il basket di alto livello, hanno vissuto esperienze ad alto livello e ogni giorno è l’occasione per ‘carpire’ qualcosa. È bello avere le spalle protette da giocatori come Dada Pascolo o Jeff Brooks, sapere che se succede qualcosa c’è lui che mi aiuta”.