Troppa Croazia per l’Italia: il cuore non basta agli azzurri, primo ko

La squadra di Sacchetti ci prova fino alla fine, ma sono gli ospiti a passare a Trieste
28.06.2018 22:50 di Fabio Cavagnera Twitter:    vedi letture
Troppa Croazia per l’Italia: il cuore non basta agli azzurri, primo ko
© foto di Foto Fip

Il primo stop per l’Italia, verso il Mondiale 2019, arriva a Trieste. La Croazia, rafforzata dai 3 NBA, è tutta un’altra squadra, rispetto a quella nettamente battuta a Zagabria, e lo fa vedere sin dall’avvio. Gli azzurri tengono botta per un tempo, soprattutto sfruttando le doti realizzative di Aradori, poi cadono sotto i colpi avversari, soprattutto di Bogdanovic, e subiscono la sconfitta (78-72), perdendo pure Hackett dopo 4’ per una distorsione alla caviglia destra e non trovando grandi alternative offensive, soprattutto con un Della Valle in giornata nerissima al tiro. Si sapeva già alla vigilia che sarebbe servita una mezza impresa, ma non è arrivata, nonostante gli orgogliosi e molto promettenti tentativi finali. 

Gli ospiti, con la coppia Saric-Bogdanovic, partono forte e scappano fino al +6, con gli azzurri che devono sopperire all’infortunio di Hackett, costretto a lasciare il campo. Ma l’ingresso di Aradori cambia tutto: il giocatore della Virtus segna 10 punti e fa anche un discreto lavoro sulla stella avversaria dei Pacers, ribaltando il confronto, con il supporto di Sacchetti (24-19 al 9’). I croati annullano il vantaggio italiano in avvio di secondo quarto, con Babic, e tornano poi davanti, sfruttando anche il bonus ottenuto presto. Gli azzurri restano lì, con un paio di assist d’autore di Luca Vitali, chiudendo il primo tempo solamente a -2. 

La squadra di Anzulovic trova punti importanti da Ramljak (sei in fila), mentre Della Valle non riesce a sbloccarsi: così gli ospiti firmano il break e raggiungono il massimo vantaggio (41-49 al 25’), in avvio di ripresa, per piazzare successivamente la fuga decisiva, con due grandi giocate di Bogdanovic, raggiungendo il +15. Gli azzurri faticano a costruire buoni tiri in attacco, escluse alcune triple di Burns (non comunque il suo tiro preferito) e vanno spesso sotto in difesa, contro il talento degli avversari. L’Italia comunque ci prova fino alla fine, soprattutto con la grinta di Abass, e risale a -6 a 1’40” dalla fine. Dopo gli errori di Filloy e Luca Vitali, Sacchetti fa -4, ma è troppo tardi e la Croazia la chiude ai liberi, restando così in vita nel girone. Peccato, ma non è un ko così grave, sotto ora con l’Olanda. Lì serviranno i due punti. 

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