“Un’emozione speciale, grazie Meo” Brooks tra Italia, Sacchetti e Olimpia

L’intervista al giocatore dell’Olimpia, fresco di qualificazione mondiale con l’Italbasket.
25.02.2019 11:52 di  Ennio Terrasi Borghesan  Twitter:    vedi letture
“Un’emozione speciale, grazie Meo” Brooks tra Italia, Sacchetti e Olimpia
© foto di Alessia Doniselli

È stato uno degli ultimi arrivati, ma il suo apporto è stato indubbiamente fondamentale per contribuire alla qualificazione mondiale dell’Italbasket. Jeff Brooks è tra i nomi “caldi” anche del post-qualificazione, vista anche la situazione in divenire relativa al rookie dei Milwaukee Bucks Donte DiVincenzo e al suo possibile passaporto italiano, che comporterebbe la scelta per il Mondiale tra lui e il lungo dell’Olimpia.

Ma il giocatore biancorosso è raggiante nel parlare della partita di Varese: “Non mi sono mai qualificato per un Mondiale, è una cosa bella e speciale” le sue parole a Basketissimo in esclusiva “Abbiamo giocato duro, di squadra, catturando l’energia di un pubblico magnifico: è speciale vivere un momento così, che rappresenta così tanto per un paese, oltre a una tifoseria”.

Brooks è uno dei “rookies” dell’Italia di Sacchetti, a cui si è unito nello scorso settembre. Un inserimento rapido avvenuto però con successo: “Chi mi conosce sa che non è difficile giocare con me, finché tu giochi duro come me lottando su ogni possesso” afferma “Posso giocare con chiunque, ed è l’atteggiamento che mi ha condotto nell’integrarmi in questo gruppo, un gruppo che lotta su ogni singolo possesso come me. Conosco alcuni di questi ragazzi per averli sfidati in Italia e Europa, da anni ormai”. 

Ne è valsa la pena” continua Brooks ”Sfidare questi ragazzi stagione dopo stagione ma radunarsi insieme in occasioni speciali come questa per inseguire un obiettivo importante è qualcosa che crea un legame, è molto bello”. Un’esperienza che il giocatore biancorosso ha condiviso con quello che fu il suo coach nella Sassari del triplete, Meo Sacchetti: “È bello condividere tutto questo con Meo” afferma “Quello che abbiamo vissuto con Sassari o quello che sta vivendo lui quest’anno con Cremona mi rende orgoglioso di lui, ogni stagione fa sempre uno step ulteriore per essere un allenatore migliore e un uomo migliore, sono felice e gli sono grato per avermi voluto in Nazionale. Ed è bello vedere anche Brian, e come lui condivida tutto questo con un legame padre-figlio speciale: è un tipo di rapporto che voglio vivere anche con mio figlio, quando crescerà”.

Il capitolo nazionale adesso si chiude, fino all’estate, con l’Olimpia che entra nel vivo della fase decisiva della stagione europea e italiana: può la serata di Varese portare qualcosa alla stagione biancorossa? “Ci sono sensazioni diverse tra club e nazionale” afferma Brooks “Nell’Olimpia ci sono ragazzi che non hanno vissuto queste sensazioni, e pensano solo alla stagione con Milano. Quello che da qui posso portare in biancorosso, è quello spirito di squadra che mi deriva da questa esperienza con Amedeo [Della Valle, ndr] e Andrea [Cinciarini, ndr], la sensazione che siamo tutti insieme su ogni possesso, in ogni allenamento e ogni partita. È lo spirito di squadra, la voglia di condividere tutto: è quello che voglio portare in un momento importante della nostra stagione in Eurolega e Serie A”.