Curry Forza Nove: Steph e la sua gara simbolo, finalmente, nei playoff

Gara 2 delle Finals è stata una gemma nella carriera del numero 30.
05.06.2018 09:00 di Paolo Terrasi Twitter:    vedi letture
Curry Forza Nove: Steph e la sua gara simbolo, finalmente, nei playoff
© foto di AP Photo/Marcio Jose Sanchez

Spesso e volentieri, quando si parla dei più grandi del gioco, vengono nominate, come un curriculum, le loro grandi partite. 
La Flu Game di Jordan, Kobe solo sull'isola, Lebron da solo contro i Pistons, e così via. Semplificazioni, e piccoli "riassunti", del grande talento di questi mostri sacri. 

Steph Curry rientra a pieno titolo in una ristretta elite della storia del gioco. Candidato prepotente al ruolo di miglior tiratore di sempre, Curry ha già alcune partite dalla sua in cui si è fatto "notare", una tra tutte quella contro Oklahoma City. Ma al due volte MVP, è sempre mancata una prestazione for the ages nei playoff, specialmente nelle Finals. Una piccola macchia, spesso usata dai suoi detrattori (insieme all'assenza di un MVP delle finali nella sua bacheca personale) per attaccarne la sua carriera da futuro Hall Of Famer. 

La Gara 2 di queste Finals, sebbene non abbia ancora un nome iconico, è probabilmente la gara da fenomeno che ci aspettavamo, e che si legherà indissolubilmente alla legacy del numero 30. Dopo una stagione vissuta ad alti livelli prima di una serie di infortuni, Curry è stato un crescendo rossiniano in questi playoff, dal suo rientro fino a Gara 1, e Gara 2 ha quasi calcato le orme della sua stagione. Dopo un inizio di buon livello (ma non per lui), con 4/9 da 3 all'intervallo, Curry sembrava essersi bloccato nel terzo quarto, con un freddo 0/5, prima di riscattarsi con un quarto quarto semplicemente devastante. Cinque su Cinque da 3, nove triple totali (record in una gara delle finals) con una che rivedremo fino allo sfinimento, a 7:54 dalla fine della partita: sullo scadere dei 24, dopo una ottima difesa di Kevin Love, il figlio di Dell tira in giravolta, dopo un palleggio dietro la schiena, in allontanamento e sopra la testa di un 6 piedi e 10. Solo rete, come se fosse il tiro più facile del mondo. 

Non solo tiri folli: Curry in queste finals sta mantenendo 8.5 assist e 6.5 rimbalzi di media, oltre che 31 punti in queste prime due partite. Sta tirando col 50% da 3 e nel quarto quarto (e supplementare) ha tirato con 6/8. Numeri da capogiro, che permettono ad i Californiani di tenere testa ad uno dei migliori Lebron di sempre, e probabilmente, consegneranno il primo MVP delle Finali a Steph, in caso di vittoria del titolo.