Eterno Wade: è lui la speranza playoff dei Miami Heat?

Dopo un girovagare composto prevalentemente di una stagione e mezza tra Chicago e Cleveland, all’ultima trade deadline Dwyane Wade è tornato ‘a casa’.

Nella sua casa cestistica, quella in cui aveva vinto 3 titoli NBA con un trofeo di MVP delle Finali, era stato 12 volte All Star e 8 volte All-NBA. Verosimilmente per chiudere la carriera, con il rumor mai decisamente smentito fin qui che queste potrebbero essere le ultime partite di una carriera leggendaria, da Hall of Famer.

Dopo una Gara 1 stordente, il talento e l'esperienza di Wade hanno trascinato i Miami Heat a pareggiare la serie contro i giovani e accattivanti Philadelphia 76ers, che arrivavano a Gara 2 forti di una striscia di 17 vittorie consecutive tra Regular Season e Playoff.

In una partita in cui il numero 3 degli Heat ha superato Larry Bird al 10° posto nella lista dei migliori marcatori ogni epoca nei playoff, Wade ha realizzato 28 punti uscendo dalla panchina: la migliore prestazione di sempre, per una riserva nei playoff, nella storia dei Miami Heat nella postseason.

Wade è anche diventato il primo giocatore di Miami a essere in grado di produrre almeno una partita da 25 punti nei playoff sia partendo in quintetto che dalla panchina: altri record che si vanno ad aggiungere all’impatto del prodotto di Marquette su una franchigia di cui è il leader di sempre per punti e tiri segnati, assist, palle rubate e partite giocate.

Forti di avere strappato il fattore campo ai Sixers, la serie adesso si trasferisce in Florida per Gara 3 e Gara 4: l’atmosfera presumibilmente sarà caldissima, visto l’arrivo in città di quei Playoff che a Miami mancavano da due stagioni. Riuscirà Phila a invertire la rotta o saranno i Heat a passare in vantaggio? Lo scopriremo nella notte tra giovedì e venerdì.