Golden State Warriors: cosa va e cosa non va in queste Conference Finals

Approfittiamo del break di due giorni per il cambio di campo per analizzare lo stato delle quattro semifinaliste NBA.
18.05.2018 17:48 di Paolo Terrasi Twitter:    vedi letture
Golden State Warriors: cosa va e cosa non va in queste Conference Finals
© foto di Twitter Warriors

I campioni in carica di Golden State, sulla strada per il loro back to back (nonché il terzo titolo in quattro stagioni), hanno di fronte probabilmente l'ostacolo più duro delle ultime due stagioni. Con la serie in parità dopo due gare, non tutto è perfetto per i Warriors: 

Cosa va: Kevin Durant. Semplicemente mortifero, inarrestabile ed incontenibile in entrambi i capitoli della serie, sta facendo il bello ed il cattivo tempo sulla difesa texana. Con 37.5 punti di media nei due capitoli, l'ex Thunder si sta rivelando, secondo previsioni, una spina nel fianco di difficile soluzione per coach D'Antoni. L'approccio dei campioni in Gara 1, con il classico terzo quarto mortifero e la migliore percentuale al tiro, è quello giusto. 

Cosa NON va: Steph Curry deve ancora trovare il suo proverbiale tiro nella serie. Sebbene il due volte MVP si sia fatto apprezzare per le sue doti di playmaking, distribuendo assist in quantità ed essendo funzionale alla squadra, il suo contributo realizzativo è stato abbastanza negativo, con una Gara 2 con ben 6 errori da 3 su 7 tentativi. L'All Star assicura di come non sia frutto di problemi fisici, avendo comunque avuto molto riposo prima di questa serie, ma il figlio di Dell è stato anche negativo nella sua metà campo: Houston ne ha approfittato, con Chris Paul capace di metterlo "a sedere" per ben due volte come poster delle sue difficoltà. Inoltre, Gara 2 racconta di una Golden State completamente diversa: Thompson e Green spariti dal campo, percentuali al tiro crollate, palle rubate diminuite e palle perse quasi raddoppiate. 
La Golden State di Gara 1 ha già il titolo in tasca, mentre quella di Gara 2 non arriverà a giugno, specie con questi Rockets, che nonostante i diversi risultati sono stati più "coerenti". 

Le risposte a tutti questi interrogativi nella Bay Area, nella notte tra domenica e lunedì.