Kanter bloccato in aeroporto, Lebron's supremacy, Leonard out

Un tam tam di notizie dal mondo Nba, delle finali di conference e non solo
20.05.2017 20:30 di Domenico Landolfo   vedi letture
Kanter bloccato in aeroporto, Lebron's supremacy, Leonard out

Mentre il buon Enes Kanter è fermo in Romania perché il governo del premier Erdogan gli ha tolto il passaporto, col giocatore che, apertamente, ha dichiarato al guerra a quelli che sono i poteri forti della sua nazione, il mondo Nba si divide tra la consegna dei premi annuali ai giocatori e le finali di Conference, che sanno tanto di due monologhi che dovrebbero riproporre il terzo atto in altrettanti anni del match tra Cavaliers e Warriors.

Curioso che comunque il prescelto, Lebron James, che ha continuato anche in gara 2 a dare spettacolo, mettendo un mattone significativo per il secondo referto rosa consecutivo dalle due trasferte al TD Garden, specie con la sua difesa, sia stato escluso dalla corsa a tre per il premio di MVP della stagione, che vedrà il contendersi lo scettro tra Harden, Westbrook e Kawhi Leonard, che sembra l’indiziato per vincere il Defensive Player of the year. Interessante la corsa al Rookie dell’anno, con Malcom Brogdon che meriterebbe il premio per la maturità dimostrata con i Bucks, opposto a un Embiid che nelle (poche) partite disputate è stato tanto assurdo quanto fenomenale, nonché all’altro Sixers Dario Saric che forse per minuti e fatturato è quello con le credenziali maggiori, seppur in contesto un po’ diverso, anche rispetto al suo commilitone camerunense.

Occhio alle finali di conference, mai perdere la bussola. Cleveland asfalta nuovamente Boston a cui servirà un miracolo per poter provare anche solo a riportare la serie per gara 5 in terra natia. Troppo superiori tecnicamente e fisicamente i Cavs, che partono da una difesa aggressiva in cui Lebron decide di cancellare emotivamente gli avversari. La “chase down” da marchio registrato è il chiaro simbolo di gara 2 così come la foto in cui Thomas cerca di placcarlo lo era stato in gara 1. Si sta giocando contro un alieno che, visto lo sgarbo, tutto sommato legittimo, dell’esclusione dal terzetto per l’MVP, in cui sicuro comunque non avrebbe avuto la meglio, potrebbe anche avere il dente avvelenato nonché la volontà di dimostrare qualche altro aspetto del suo immenso talento.

Sarà decisiva tutta la grinta e la carica agonistica dell’Alamo in gara 3. Leonard alla vigilia aveva detto che la caviglia non era apposto, lasciando intravedere qualche speranza affinchè stringesse i denti. La notizia è arrivata in queste ore, con l’uomo da San Diego State che non andrà a referto in un match in cui potrebbe davvero decidersi l’intera stagione dei neroargento. Una vittoria, semmai arrivasse da parte di una squadra priva del suo leader, potrebbe spostare la pressione sui Warriors, che con ogni probabilità in gara 4 si ritroveranno di fronte il numero 2, le sue treccine e la voglia di dimostrare molte cose.