NBA Finals Preview: Golden State contro se stessa?

Stragrandi favoriti per il titolo, cosa dovranno fare (e dovranno evitare) i californiani per riconfermarsi?
31.05.2018 08:02 di Paolo Terrasi Twitter:    vedi letture
NBA Finals Preview: Golden State contro se stessa?
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Fin dall'estate, l'opinione comune è sempre stata che l'ostacolo maggiore per il titolo, per Golden State, sarebbero stati gli Houston Rockets. E così è stato, con i campioni in carica che hanno avuto bisogno di 7 Gare, due rimonte "storiche" (mai nessuno aveva rimontato dieci punti di distacco sia in Gara 6 che in Gara 7 all'intervallo) e dell'infortunio di Chris Paul (ma senza Andre Iguodala) per avere la meglio dei Texani. Gli Warriors non faticavano così tanto prima delle Finals dal 2016 (3-1 rimontato contro OKC), ed è un unicum dell'era Durant. Lasceranno un segno queste fatiche?

Cosa va: sulla carta, tutto, a parte l'infortunio di Andre Iguodala (che salterà sicuramente Gara 1, da rivalutare prima di Gara 2). Le sue quattro stelle sono sane e stanno giocando ad alti livelli, dopo qualche incertezza di troppo durante le prime partite contro Houston. Il secondo tempo di Gara 6 contro i Rockets è un attestato di cosa è capace Golden State, una delle migliori squadre di sempre per talento e numeri, che cerca soltanto la validazione dei risultati per attestarsi come una delle migliori dinastie della storia NBA. Gran favoriti contro qualsiasi squadra NBA al completo, il divario contro questi Cavs è così ampio che le quote sono le più basse della storia. Golden State al suo meglio, ma anche vicina al suo peggio, è una squadra difficilmente battibile...

Cosa non va: ... ma sono anche loro mortali. L'assenza di Iguodala, miglior difensore della lega contro Lebron James, tanto da guadagnarsi l'MVP delle finali nel 2015, è quasi costata la serie contro Houston, e si farà sentire anche contro questi Cavs, che possono vantare, come contrappeso ad uno dei peggiori roster di sempre ad aver mai fatto le Finals in era moderna, probabilmente il miglior Lebron della carriera. Toccherà a Durant limitarlo, ma le premesse non sono buone, e se Cleveland riuscisse in qualche modo a non naufragare immediatamente nella serie, Golden State ha dimostrato di poter essere vittima dei suoi stessi spettri, dovendo combattere, oltre che con gli avversari, con la pressione interna di dover sempre dimostrare di essere una delle migliori squadre di sempre.