Al via le semifinali della Western Conference: una roulette russa

Due serie che si preannunciano all'orizzonte parecchio equilibrate
01.05.2017 19:47 di Domenico Landolfo   vedi letture
Al via le semifinali della Western Conference: una roulette russa

 Playoff al via nella Western Conference, con due serie interessanti per alcune vicissitudini tattiche che possono spostare e non poco gli equilibri.

Golden State Warriors vs Utah Jazz

Dovrebbe essere scontata come un 4-0 al primo turno, eppure a dire la verità lo spirito che coach Snyder ha dato ai suoi non può essere dimenticato. Di sicuro inciderà e non poco la stanchezza delle 7 gare contro i Clippers, ma la squadra di Salt Lake City ha quella organizzazione di gioco che può mettere il classico granello di sabbia nell’ingranaggio perfetto del gruppo di coach Kerr. Un centro come Gobert, con Favors davvero in palla nella serie di LA, può essere la chiave contro una squadra che non ha giocatori dominanti in difesa, pensando a Pachulia e McGee, e che gioca i suoi ultimi possessi decisivi con 5 esterni in campo, spesso con Green a occupare lo spot di numero 5. Quanto a talento individuale, almeno per i quintetti le squadre sono totalmente opposte, quanto a carisma dei giocatori invece la tempra dei Jazz non è differente. Interessante l’accoppiamento in posizione di guardia tra Hayward e Thompson, che vengono da momenti diametralmente opposti, mentre il duello tra Joe Johnson e Kevin Durant rappresenta lo spartiacque tra il presente e il passato di questa lega, due giocatori che spostano l’inerzia e tendono a prendere i tiri pesanti. Di sicuro sull’asse playmaker la sfida appare squilibrata con Steph Curry e George Hill che di sicuro hanno pedigree diversi e mentalità di gioco opposte, ma sono entrambi leader delle squadre. Curioso anche il confronto tutto trash talking tra Boris Diaw e Draymond Green, due che certo non le mandano a dire.

 

San Antonio Spurs vs Houston Rockets

Nella sua carriera il sistema D’Antoni solo in un caso è riuscito a battere Popovich, il che deriva immancabilmente da un modo di giocare a basket in cui l’attacco conta, ma la difesa riesce a vincere la serie. Harden al momento è il giocatore più dominante della lega in attacco, così come Leonard lo è in difesa, l’uno lucra caterve di liberi, l’altro è sulla single coverage il giocatore che più riesce a limitare. Che cosa ne uscirà dal confronto tra i due. Il supporting cast sulla carta non è tanto dissimile tra le due formazioni, ma differente è l’impatto che essi hanno sul risultato finale. Il system degli Spurs riesce sempre a ottenere qualcosa da ognuno, mentre D’Antoni può dire di uscire ridimensionato dalla serie contro i Thunder, in cui Westbrook ha da solo messo in difficoltà i biancorossi. La lunghezza delle panchine farà la differenza per chi andrà in finale di conference, con i ragazzi di Popovich non favoriti per come stanno giocando nell’ultimo periodo e per età anagrafica, mentre Houston dovrà stare attenta a gestire bene il ritmo e a venire a capo dei tanti, troppi, passaggi a vuoto che hanno dominato il turno precedente.