NBA season: i pronostici (scanzonati) della redazione

Tutti i motivi per cui ci potrete lapidare a fine stagione.
25.10.2016 08:00 di Simone Mazzola Twitter:    vedi letture
NBA season: i pronostici (scanzonati) della redazione
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Senza troppi preamboli, ecco cosa la redazione pensa della nuova stagione NBA. Simone, Fabio, Sergio e Luca pronti a farsi sconfessare così...senza ricevere un euro.


- Chi avrà il peggior record della lega?
Fabio: Brooklyn Nets. Già lo scorso anno non sono andati troppo lontani da questo non esaltante primato, ma quest’anno Philadelphia ed i Lakers mi paiono un po’ migliorate, mentre al Barclays Center l’arrivo di Lin dubito possa bastare per fare un salto di qualità.
Luca: Brooklyn Nets. La lotta per l'ultimo posto in regular season si preannuncia, anche quest'anno, infuocata. Ciò nonostante, almeno sulla carta, Sixers e Lakers sembrano avere fatto un passo avanti. Ai tifosi dei Nets non resta che aggrapparsi alla 'Linsanity', ammesso che questa esista ancora... 
Sergio: Brooklyn Nets. Una squadra con pochissimo talento.
Simone: Brooklyn Nets. Impossibile non dire loro che sembrano vogliano perdere programmaticamente per ricostruire e contro la volontà nulla si può fare.


- Quale sarà la squadra delusione?
Fabio: La sconfitta in finale. Golden State e Cleveland sono troppo superiori al resto della concorrenza e la finalissima appare già scritta. La squadra battuta dovrà risollevarsi da una delusione cocente (soprattutto fossero i Warriors), per le altre squadre, viste le premesse, si potrà parlare al massimo di stagione negativa.
Luca: Quello che sto per scrivere mi fa male: San Antonio Spurs. Ovviamente gli Spurs disputeranno i playoff e restano una delle principali squadre candidate ad un ruolo da anti-Warriors/Cavs ma l'assenza di Duncan rischia di farsi sentire molto più fuori dal parquet che dentro. E non dimentichiamoci che il tassametro corre per tutti... 
Sergio: Dallas Mavericks, non faranno i playoff. Nonostante si siano rinforzati prendendo Bogut e Barnes, non vedo come possano arrivare tra le prime otto. Troppa la competizione a Ovest.
Simone: I Chicago Bulls. I nomi creano aspettative, ma sono assemblati come peggio non si potrebbe. Nel basket di oggi così poca pericolosità perimetrale e così tante personalità ingombranti simili porteranno a un fallimento.

- Quale sarà la squadra sorpresa?
Fabio: Utah Jazz. Dopo aver mancato per un soffio i playoff nella passata stagione, la squadra di Salt Lake City ha aggiunto un po’ di esperienza ad un gruppo giovane di ottima qualità. Quest’anno la post-season è alla portata, anche con un 5°/6° posto ad Ovest.
Luca: Memphis Grizzlies. Indicare i 'vecchi' ed acciaccati Orsi come possibile sorpresa può sembrare assurdo. Intanto Gasol, Conley, Randolph e Parsons non sono sorprese e poi dopo la scorsa travagliata stagione il ciclo sembrerebbe essere finito. Ma se ad Ovest arrivassero in finale?
Sergio: Indiana Pacers. Vedo la stagione che sta per iniziare, come quella di Paul George. L’infortunio e’ ormai un lontano ricordo e PG13 e’ chiamato a guidare i suoi reduci da una stagione deludente
Simone: Indiana Pacers. Hanno cambiato allenatore e logica di squadra in pochissimo tempo, ma con logica e voglia di perseguire un obiettivo. George alzerà ancora di più il suo livello e i nuovi compagni saranno molto importanti. Faranno strada.

 

- Chi sarà il Most Improved Player?
Fabio: Kristaps Porzingis. Dopo aver già disputato una solida stagione da rookie, il lettone potrà diventare uno dei giocatori chiave dei New York Knicks (finalmente tornati competitivi), sfruttando l’anno di esperienza e la fiducia sempre maggiore data dallo staff tecnico e dai compagni in campo.
Luca: Kristaps Porzingis. Dai 'boooh' al momento dell'annuncio del suo nome al draft del 2015 di acqua sotto ai ponti ne è passata... In poco tempo il lettone è diventato il beniamino del Madison Square Garden e tanti bambini si aggirano per la Grande Mela con la sua jersey sulle spalle. In estate sembra essere migliorato ancora. Un mostro... 
Sergio: Kemba Walker e vedo i suoi Charlotte come una delle sorprese della stagione. Non e’ un azzardo vederli come quarti a East anche e soprattutto per i miglioramenti di Kemba.
Simone: Devin Booker. E’ pronto per fare il salto di qualità, anche se in una squadra piuttosto mediocre. Klay Thompson in the making.


- Quale allenatore salterà per primo?
Fabio: Kenny Atkinson. A New York non hanno grande pazienza, anche se Brooklyn non ha una squadra competitiva e si appresta a vivere una stagione mediocre e senza grandi obiettivi. Se, come probabile, arriverà subito una serie di sconfitte, sarà l’allenatore a saltare per primo.
Luca: Kenny Atkinson. Questa, fra tutte, è la risposta più scontata. Purtroppo la stagione dei Nets si preannuncia un calvario e il pubblico newyorkese non è famoso per la propria salomonica pazienza. Attenzione però anche ad Earl Watson, non è che i Suns siano messi poi così meglio...
Sergio: Difficile rispondere a questa domanda. Per coerenza, siccome non vedo Dallas assemblata bene per il potenziale che hanno, credo che Rick Carlisle possa essere sostituito come Head Coach.
Simone: Fred Hoiberg, non tanto e non solo per colpe sue, quanto per una squadra assemblata veramente in modo randomico.

 

- Chi vincerà l’MVP?
Fabio: Russell Westbrook. La voglia di dimostrare di poter trascinare i Thunder senza KD porterà Russ a disputare la miglior stagione della propria carriera, con triple doppie a ripetizione. Anche se difficilmente i Thunder potranno essere competitivi ad altissimi livelli.
Luca: Se ad assegnare il premio fossi io, LeBron James ne avrebbe già messi in bacheca 13. Nonostante sia un fanboy del 'Prescelto', devo scontrarmi con la nuda e cruda realtà e, mai come quest'anno, Russel Westbrook si presenta ai nastri di partenza come il favorito d'obbligo.
Sergio: Russell Westbrook. Ora che ha il totale controllo della squadra giochera’ con una rabbia agonistica senza precedenti. Sara’ divertente vederlo in questa nuova veste di leader assoluto.
Simone: Damian Lillard. E’ un anno cruciale per lui e per i Blazers. Secondo me è  un killer pronto a competere per i grandi traguardi e ora deve cominciare a dominare con continuità.

 

-  Chi sarà il rookie dell’anno?
Fabio: Brandon Ingram. Avrei detto Ben Simmons, se non si fosse infortunato, ma il rookie dei Lakers mi pare uno dei giocatori più ‘NBA ready’ dell’ultima nidiata. Inoltre, giocando in una squadra in ricostruzione, potrà anche avere tanti minuti a disposizione.
Luca: Vale rispondere Joel Embiid? Se sì, allora vado con il centrone dei Sixers che, finalmente sano, può mettere in luce tutto il proprio talento (non solo su Twitter). Se no (che ingiustizia) vado con Buddy Hield. A New Orleans c'è tanto bisogno di punti e lui ha tanto (ma tanto) talento offensivo. 
Sergio: Joel Embiid giocherà una stagione notevole.
Simone: Joel Embiid. Se sta bene e riesce ad essere in campo con continuità sarà il miglior primo anno (se così si può dire). Tra i reali primo anno occhio a Dunn.

 

- Chi potrà competere con i Cavs?
Fabio: Nessuno, almeno su una serie playoff. Ad Est la distanza tra Cleveland ed il resto del gruppo è così ampia da permettere a LeBron e compagni di raggiungere in carrozza anche le Finals 2017.
Luca: Ad Est, anche dopo l'infuocata estate, viene proprio da dire nessuno. Francamente, in regular season, qualche sconfitta dei Cavs la posso anche immaginare ma, ai playoff, almeno fino alle Finals, pronostico un rotondo 12-0.
Sergio: Pacers, l’anno scorso l’uscita al primo turno e’ stata una delusione. Quest’anno dovranno essere loro gli anti-Cavs altrimenti sara’ rivoluzione in estate.
Simone: Boston Celtics. Il sistema e Al Horford li faranno essere la seconda forza ad Est. Che poi questo basti per combattere con i Cavs e avere credibili chances io questo non l’ho detto.

 

-  Chi potrà competere con i Warriors?
Fabio: Anche qua direi nessuno, ma San Antonio può provarci. Lo scorso anno i texani sono stati sottovalutati, oscurati dalle 73 vittorie di Golden State. Quest’anno c’è il grande vuoto lasciato da Duncan, ma Pau Gasol è un giocatore di qualità, intelligenza ed esperienza. Sembra l’uomo ideale per Popovich.
Luca: Anche in questo caso la risposta appare scontata. Fino all'anno scorso avrei risposto San Antonio Spurs e Oklahoma City Thunder. In Texas non c'è più Duncan ed in Oklahoma stanno ancora piangendo... E allora dai, insisto, i Memphis Grizzlies (non fatemi fare brutta figura). 
Sergio: E’ da due stagioni che pronostico i Clippers come vincitori del’NBA. Quest’anno non lo faro’ perche’ i Warriors sono troppo piu’ forti, ma mi auguro di vedere una finale di conference tra loro e i Warriors . L’anno scorso la squadra di Los Angeles e’ stata martoriata dagli infortuni, quest’anno se la Dea Bendata non si accanirà di nuovo contro Chris Paul e compagni, potremmo davvero assistere a una finale di Conference entusiasmante. Spurs permettendo….
Simone: Per tipologia di gioco dico Portland Trail Blazers. Possono stare con loro per atletismo e atipicità. Il talento non è comparabile, però se devo pensare a una squadra che possa infastidirli su serata singola o su almeno un paio di partite di una serie, credo che Stotts e i suoi uomini possano farlo più di altri.

 

- Chi vincerà la finale Warriors-Cavs?
Fabio: Golden State. Come si fa a dare per perdente, almeno in fase di pronostico, una squadra in cui la terza opzione al tiro sarà Durant o Thompson? Impossibile… Certo se dovessero sorgere problemi in spogliatoio per il numero di tiri e di possessi decisivi, allora tutto potrebbe succedere.
Luca: Il back-to-back appare, obiettivamente, complicato. Gil Warriors collezione estate-inverno 2016-2017 hanno troppo (ma troppo) talento. L'unica speranza per i Cavs è quella che sorgano problemi di spogliatoio e leadership. A quel punto LBJ potrebbe anche mantenere la corona. 
Sergio: Difficile non dire Cavs-Warriors. Mi aspetto pero’ un colpo di mercato di Cleveland per arrivare a giugno con qualche chance in piu’ contro la corazzata Warriors. Magari una trade che coinvolga Love?
Simone: La tristezza di avere una finale quasi già fatta mi attanaglia, ma impossibile non dire Warriors a meno di una mossa dei Cavs che possa accoppiarli meglio nella posizione di quattro.

 

-  Come vi sentite senza Duncan, Garnett e Kobe al via?
Fabio: Malissimo e anche un po’ più vecchio, avendo vissuto i primi anni della loro carriera. Non mancheranno di certo gli uomini capaci di farci divertire, ma la perdita contemporanea di stelle di questa grandezza porta tristezza, nonostante l’entusiasmo per il via di una nuova stagione.
Luca: Ho iniziato a seguire la NBA ormai una dozzina di anni fa. E' un po' come se tre dei miei grandi punti di riferimento si fossero improvvisamente persi. Bryant, poi, ancora più del caraibico e del Big Ticket, ha rappresentato per anni il volto di una lega che iniziavo a conoscere ed apprezzare. C'è tristezza nell’aria.
Sergio: Sapevamo che il giorno sarebbe arrivato, ma tutti e tre in un colpo solo è dura da mandare giù. Soprattutto mi manchera’ Kobe, che era un altro che potevo intervistare in italiano dalla mia San Francisco.
Simone: E’ la fine del romanticismo. L’NBA è cambiata (in meglio o in peggio sta a voi), ma legacy come quelle dei tre citati saranno molto difficili da replicare per quelli attuali. Grandi giocatori assolutamente, ma competitors come questi tre ne vedo pochi al giorno d’oggi.