#NBApreview: il Boston Pride è da titolo?

Bilanci dell'estate e previsioni per la prossima stagione: si comincia dai Celtics
29.07.2018 19:15 di Paolo Terrasi Twitter:    vedi letture
#NBApreview: il Boston Pride è da titolo?

Estate 2017: i Boston Celtics, freschi delle acquisizioni di Kyrie Irving e Gordon Hayward si candidano prepotentemente per un posto tra le prime 4, terminando ufficialmente la fase di ricostruzione (velocizzata grazie al furto perpetrato da Danny Ainge ai Brooklyn Nets) ed entrando in quella dell'assalto al trono, detenuto piuttosto saldamente da Golden State. 

Un anno dopo, il pronostico è stato rispettato, ma non come ci si aspettava: la stagione dell'ex Jazz è terminata dopo una manciata di minuti, mentre l'ex Cavs ha dovuto saltare tutti i playoff. Ciononostante, grazie all'esplosione di Jaylen Brown, Jayson Tatum, e dell'acume tattico di coach Brad Stevens (insieme ad un Est acerbo o poco competitivo), i Celtics sono arrivati ad una sola gara dalle Finals dei playoff, fermati dall'ultimo, grande ballo di Lebron James in Ohio. Cosa verrà adesso per i biancoverdi?

Con l'eccezione di tasselli minori come Monroe (ancora Free Agent) e Larkin (volato in europa), la squadra dello scorso anno è stata confermata in blocco, da Baynes a Marcus Smart, con l'aggiunta del futuribile (ma distratto) Robert Williams via draft. Le premesse sono ottime per una nuova, vincente stagione, ma non per questo priva di insidie. Col rientro di Hayward, come si collocheranno Tatum e Brown? La stella di "scary Terry" Rozier, continuerà a brillare? La troppa abbondanza potrebbe essere un problema, ma un ginepraio che rende decisamente felice coach Stevens, dal quale aspettiamo impazienti le sue risposte tattiche a questi quesiti. Per il titolo potrebbe essere ancora troppo ampia la distanza con Golden State, ma in un Est dove troneggiano le condizioni dubbie di Kawhi Leonard a Toronto, dove i Sixers sono ancora "troppo giovani", e dove sopratutto non è più di casa il suo regnante indiscusso degli ultimi dieci anni, l'etichetta di favoriti è pressoché obbligata.