#NBApreview: Nets e Knicks, ci vediamo l'anno prossimo

La situazione nella grande mela, a livello tecnico, è decisamente poco felice: le gioie, sia a Manhattan che a Brooklyn, sono state poche, con i Knicks che non respirano aria di Finali da più di 20 anni, stesso discorso per i Nets, che si sono "consolati" con la nuova arena. 

I Brooklyn Nets, dopo lo spostamento dal New Jersey, hanno vissuto pochissimi anni al vertice, in seguito alla trade per Kevin Garnett, ed i successivi anni nei bassifondi, senza scelte, diretta conseguenza dello scellerato scambio. Ma grazie al grande operato di Sean Marks, i Nets sono già pronti a ripartire, con pochi giocatori di talento (D'Angelo Russell, Spencer Dinwiddie), ma sopratutto molte scelte al draft e tantissima flessibilità salariale. L'obiettivo conclamato, con soltanto dai 30 ai 42 milioni impegnati nel 2019, con il resto a disposizione per firmare ben più di una stella l'estate prossima, piena di All Star sul mercato. 

I New York Knicks, archiviata l'era Anthony, ma sopratutto l'era Phil Jackson, piena pessime scelte che ne hanno minato la competitività ed ingolfato il Cap, ripartiranno sicuramente dall'unica grande gemma degli ultimi anni, ossia Kristaps Porzingis, che tuttavia dovrà ancora rientrare da un grave infortunio. Lo spazio salariale è inferiore rispetto ai cugini, con 70 milioni impegnati e più contratti da liberare, ma la presenza del Lettone e della scelta all'ultimo draft Kevin Knox offrono maggiori garanzie di partenza a livello tecnico. 

Con differenti basi di partenza, e differenti piani futuri, l'obiettivo comune per le franchigie della grande mela è uno solo: ripartire, col botto, dal 2019.