A Cleveland si intrecciano i destini di Irving e James: rebuilding in vista?

Trattiva bloccata per la trade che coinvolgerà il play in attesa della scelta di Lebron sul possibile rinnovo per la prossima stagione
16.08.2017 21:00 di Domenico Landolfo   vedi letture
A Cleveland si intrecciano i destini di Irving e James: rebuilding in vista?

Cleveland e Lebron James sono un binomio che si è visto e spezzato in passato, che si è ricongiunto con vittoria nel presente, ma che potrebbe vedere i due amanti separarsi di nuovo nella prossima estate. La situazione, almeno stando alle fonti americane, è quella di una seria volontà della franchigia dell’Ohio nel voler tenere nel suo roster “King” James con un contratto a lungo termine che possa garantire solidità alla società, anche solo in termini di visibilità. La verità però è che molto difficilmente questo potrà verificarsi.

Diciamo pure che, dati concreti alla mano, Cleveland è il più alto payroll di tutta la NBA con una Luxury Tax da oltre 75 milioni sul groppone, ma in estate ha fallito la caccia ai principali free agent e ora si trova nel mezzo della trattativa per cedere uno dei pezzi pregiati, ovvero Irving. Non essendo quindi stato colmato quel gap che li separava in maniera netta dai Golden State Warriors, è Lebron adesso chiamato a una scelta, che poi come un domino condizionerà le altre. Sceglierà di restare a casa oppure vaglierà altre possibilità?

Seppur non via ufficiosa, la società vorrebbe avere già adesso una risposta definitiva, in quanto il partente Irving è la chiave per provare a restare comunque nella parte alta della classifica della Eastern Conference, anche perché di soldi ne sono stati spesi. Il Gm Altman, che non sembra essere di quelli graditi al 23, ha l’arduo compito di tracciare una rotta, che nel caso della conferma della superstar Cavs, vedrà costruire una tipologia di roster che possa incastrarsi a dovere con lui, mentre in caso di partenza, sarà necessario un re-building.

Proprio la possibilità di dover rifondare spaventa e non poco la società di Mr Gilbert. Come si fa a creare infatti un progetto vincente se si ha a roster un’età media così elevata, una quantità infinita di veterani che di qui a qualche stagione appenderanno le scarpette al chiodo e che il meglio forse lo han già dato al parquet. Ecco perché la trattativa per Irving latita, ecco perché tutto ruota così vorticosamente intorno a Lebron.

La scelta è comunque quella, se proprio dovesse arrivare la doppia partenza di scambiare Irving per un qualcosa da mettere sul piatto di giovane, fresco e che possa diventare il nuovo punto di riferimento per la squadra dell’Ohio. Il sogno è Porzingis che addiziona alla giovane età uno status da superstar e buona esperienza, ma anche Murray (Nuggets), Jackson (Suns) e Tatum sono nomi che stuzzicano l’appetito. Per questo squadra che non hanno molto da scambiare, come ad esempio San Antonio Spurs o Milwaukee, non possono aspirare al play visto che hanno bloccati pezzi pregiati e poco altro nell’armadio.

Quale soluzione dunque all’orizzonte? Di sicuro, almeno questa è l’impressione, Cleveland sarà ai nastri di partenza con pressappoco il roster della scorsa stagione a cui si è aggiunto Osman che comunque farà l’europeo e si aggregherà in un secondo momento. Una volta più o meno razionalizzato quello che sarà il futuro di Lebron, verranno valutati, quindi anche sulla base di un riscontro dal campo, quello che è l’asset migliore sul piatto per rinforzare la squadra, sia se il “re” resterà in città, sia se dovesse spostare la corte altrove.