Ainge, tante scelte per nulla, o quasi: come ripartono i Boston Celtics

I biancoverdi sono i grandi sconfitti dell'affare Davis: cosa rimane del tesoretto di scelte di Ainge e cosa prospetta il futuro del Pride
17.06.2019 18:45 di Paolo Terrasi Twitter:    vedi letture
Ainge, tante scelte per nulla, o quasi: come ripartono i Boston Celtics

La strategia di Danny Ainge, da quando ha stravinto la trade con i Brooklyn Nets, che ha regalato tantissime prime scelte al draft ai biancoverdi, è sempre stata quella di accumulare scelte al draft per scambiarle per un All Star. La cessione di Anthony Davis sembrava il naturale completamento del processo, ma diversi fattori si sono messi di mezzo.

La volontà di Rich Paul, agente del 23, che ha ribadito come Davis non volesse rifirmare per la franchigia del Massachussets, ha reso più cauto il GM di Boston, e la prossima dipartita di Kyrie Irving ha creato un circolo vizioso: senza Irving, Boston non avrebbe aumentato l'offerta per un giocatore che rischiava di salutare a costo 0 dopo un anno, e questo ha reso l'offerta dei Lakers migliore per i Pelicans. Boston infatti non voleva privarsi dei frutti di quelle scelte in lottery scippate ai Nets, ossia Jaylen Brown e sopratutto Jayson Tatum. E' ironico che tanto accumulare da parte di Ainge abbia portato, di fatto, ad una sola postseason di Irving, ma la sfortuna ha giocato un ruolo predominante nelle sorti dei Celtics, a cominciare dal grave infortunio di Gordon Hayward

Ora, cosa rimane a coach Stevens? La partenza di Irving, quasi certa, non potrà essere colmata da un giocatore dello stesso livello per ragioni salariali, e dopo le tre scelte al primo giro di questo draft (14, 20, e 22), nel tesoretto rimane soltanto quella al primo giro, protetta top 6, dei Memphis Grizzlies per il 2020. Bisognerà giocoforza ripartire da Tatum e Brown, che potranno giovare delle maggiori responsabilità e dell'assenza di una presenza ingombrante come il play ex Cavs; ci sarà spazio per rifirmare con calma Terry Rozier; e sopratutto, c'è da risolvere il nodo del contratto di Al Horford. L'ex Atlanta detiene una player option da 30 milioni per il prossimo anno, ma pare possibile un rinnovo triennale a cifre più contenute, considerando anche l'età del cinque volte All Star. Mancherà la superstella che attira i tifosi, ma a Boston c'è abbastanza materiale per ripartire.