Antetokounmpo salta l'Europeo, è bagarre tra federazione e Bucks

Dopo l'annuncio del giocatore si è scatenata una vera e propria bufera.
20.08.2017 09:01 di  Simone Mazzola  Twitter:    vedi letture
Antetokounmpo salta l'Europeo, è bagarre tra federazione e Bucks
© foto di twitter

Nella giornata di ieri si è verificato un brutto episodio che ha caratterizzato il rapporto tra nazionali e NBA. Che le franchigie non vedano di buon occhio la presenza dei loro giocatori alle competizioni con le rispettive nazionali è cosa risaputa, soprattutto se queste pedine sono il presente e il futuro della franchigia.

Spesso vengono usati mezzi leciti (e magari non leciti) per dissuadere i giocatori ad unirsi alle proprie compagini nazionali, a meno di personalità forti e importanti come quella di Tony Parker che non ha mai accettato compromessi quando c'era da vestire la maglia transalpina.
È notizia di ieri che Giannis Antetokounmpo non potrà essere assieme alla sua Grecia nella spedizione europea che ormai è alle porte, sebbene la stella dei Bucks fosse aggregata regolarmente al gruppo ellenico, essendone semplicemente il leader tecnico, fisico e uno dei giocatori meno marcabili dell'intero torneo.

Alla notizia ufficializzata proprio dal giocatore sui suoi account social, la federazione ellenica ha tuonato accusando direttamente i Bucks di aver congegnato un perfetto piano per far si che il giocatore desse forfait: "Abbiamo fatto una scansione completa e approfondita del ginocchio di Giannis e non sono stati rilevati problemi di nessun genere -dice il segretario generale della federazione ellenica Takis Tsagronis- Sapevamo che sarebbe finita così, perchè questo è un piano architettato ad hoc dai Bucks per non far giocare a Giannis gli Europei. Avevamo giò avuto avvisaglie nei giorni scorsi e tutti gli indizi portavano a questo triste epilogo. Non vogliamo dare nessun tipo di attenuante ai Bucks, gli esami di Giannis erano tutti perfetti e tutto ciò che di diverso verrà fuori dagli Stati Uniti non sarà corrispondente al vero". 
Se dovesse essere confermata la tesi della federazione greca, sarebbe un bruttissimo episodio che creerebbe un pessimo precedente e soprattutto non renderebbe giustizia alla sacrosanta e legittima possibilità che un giocatore rappresenti il proprio paese indipendentemente dal contratto che ha firmato con una qualsivoglia franchigia americana. La nazionale è un diritto che neanche i milioni di dollari NBA possono mettere in discussione e se la federazione ellenica effettua un attacco così frontale, viene da pensare che un fondo di verità nella loro tesi ci sia.