"Bus the process" i tifosi di Philly in pellegrinaggio a DC

Splendida dimostrazione d'affetto dei tifosi Sixers che vanno a Washington col pullman.
15.01.2017 18:14 di  Simone Mazzola  Twitter:    vedi letture
"Bus the process" i tifosi di Philly in pellegrinaggio a DC

Quando si dice che una scelta al draft sbagliata può cambiare la storia di una franchigia o una pallina fortunata può ridisegnare le gerarchie di una conference, provate a parlare con i Boston Celtics e i San Antonio Spurs che con quella di Tim Duncan hanno barattato tra mediocrità e dinastia.

I Sixers dopo avere avuto più palline di tutti agli ultimi draft, più scelte di chiunque altro e una miriade di giocatori da selezionare per cambiare il proprio futuro cestistico, ora sembrano aver trovato per davvero quella pedina che ti cambia la vita. In realtà l’avevano trovato già due anni fa con Joel Embiid, ma solo in questa stagione l’hanno potuto schierare visti i problemi fisici.
Il rischio di avere un secondo caso Andrew Bynum (dove sarà finito?) era molto alto, perché le polemiche sui suoi supposti rientri, rinvii ecc. hanno tenuto banco mentre la squadra faticava ad arrivare alle dieci vittorie in una stagione, ma ora Embiid è in campo e anche se con minute restriction sta dimostrando di che pasta è fatto sia in campo che come effetto mediatico.

Nella partita giocata dai Sixers a Washginton dopo tre vittorie consecutive (cosa che non succedeva dal 2014) c’è stata una splendida testimonianza di affetto. Trecentocinquanta tifosi di Phila hanno preso un bus e sono andati alla volta di DC parafrasando l’ormai famoso slogan coniato da Sam Hinkie “trust the process” e facendolo diventare “bus  the process”. Prima della partita tutti i tifosi si sono fatti una bella foto in mezzo al campo e hnno sostenuto i loro beniamini nonostante la sconfitta.
Al termine del match hanno comunque festeggiato tutti insieme e Brett Brown ha contribuito al loro post partita pagando duemila dollari di conto per tutti al fine di ringraziarli per il grande supporto mostrato.
Non importa che Embiid non abbia giocato per le famose restrizioni di minutaggio che gli impediscono ancora di compiere il back to back, ma la festa è stata tutta sua e dei tifosi.