Finisce l’era di Parker? Dal 2010 a oggi non era mai partito dalla panchina

Si diceva che con l’arrivo di Ginobili e Parker ci fosse stata una nuova era in quel di San Antonio che con il tempo ha cambiato modo di giocare dal metodo Duncan-centrico a qualcosa di più imprevedibile e spumeggiante.

Ora forse è arrivato il momento di pensare che anche la loro era sia davvero alle ultime apparizioni.
Nella notte Tony Parker è partito dalla panchina per la ventunesima volta in diciassette anni di carriera NBA e per la prima in assoluto dal 2010 a favore di Dejounte Murray.
Ovviamente come è nella più classica delle situazioni Spurs la cosa ha fatto scalpore solo nel momento in cui si è verificata perchè poi la sintonia totale tra giocatori, allenatore e staff è quantomai radicata e anche in questo caso la situazione si è sgonfiata quasi subito.

“Quando l’ho saputo ho detto che non c’era assolutamente problema -dice Parker ai microfoni- sapevamo tutti che quel momento prima o poi sarebbe arrivato e per me non c’è nessun problema uscire dalla panchina e cercare di cambiare il match con Manu e Pau. Farò il massimo per aiutare Dejounte a fare il meglio possibile da titolare e darò il massimo quando verrò chiamato in causa”.

Dopo l’infortunio e la lunga riabilitazione Parker ha iniziato molto bene nelle prime dieci partite, poi ha incontrato il più classico dei cali di rendimento andando vistosamente in difficoltà:
“Se Pop ha visto qualche cambiamento che possa far bene alla squadra sono il primo ad appoggiarlo. Mi sentivo bene al rientro, ma poi ho incontrato un muro. Ora farò del mio meglio per tornare al massimo”.