Giannis, career-high per il padre. Che difesa i Suns…

44 punti e canestro decisivo per ‘The Greek Freak’ nella vittoria dei Bucks. 386 punti subiti in tre partite da Phoenix, massimo dal 1990-91.
22.10.2017 18:27 di  Ennio Terrasi Borghesan  Twitter:    vedi letture
Giannis Antetokounmpo
Giannis Antetokounmpo
© foto di Twitter Bucks

This is for Daddy. We got a win tonight and I got 44 points”. La dedica sul pallone della partita, nella foto postata dai Milwaukee Bucks su Twitter, riassume perfettamente il significato che questa notte NBA ha rappresentato per Giannis Antetokounmpo.

Dopo le due ottime prestazioni contro Boston (37 e 13 rimbalzi) e Cleveland (34 punti, 8 rimbalzi e 8 assist), contro Portland il fenomeno greco si è superato, realizzando 44 punti -il suo massimo in carriera, migliore prestazione per un giocatore di Milwaukee dai tempi dei 55 punti di Brandon Jennings- con tanto di canestro decisivo, una schiacciata in contropiede per il +1 dopo aver rubato palla a CJ McCollum, e stoppata risolutrice, su un Nurkic lanciato per la schiacciata.

Giannis è il primo giocatore dei Bucks a segnare 30 o più punti nelle prime 3 partite stagionali da Ray Allen nel 2001, e i suoi 115 punti sono secondi solo ai 117 di Kareem Abdul-Jabbar nel 1972 come massimo nelle prime tre partite in stagione. “Spero che (mio padre) ci abbia visto da lassù e che sia fiero di noi” - ha commentato, fiero e leggermente commosso, il greco nel post partita.

Pessimo inizio di stagione per i Suns. Dopo il -48 nell’opener contro Portland e la sconfitta di misura contro i Lakers, stanotte Phoenix ha ceduto di schianto all’altra squadra angelena, con i Clippers che si sono imposti con un rotondo 130-88. I 386 punti subiti nelle prime tre partite dalla squadra di coach Watson sono il massimo delle ultime 27 stagioni NBA, anche se ben lontani dal record assoluto di 447 fatto segnare dai Denver Nuggets nella stagione 1990-91.

Seconda (sofferta) vittoria stagionale per i Spurs, sempre privi di Kawhi Leonard sul quale continuano a filtrare pochissime notizie da San Antonio. Nell’87-77 sul campo dei Bulls, la squadra di Popovich ha realizzato solo un tiro da tre (di Danny Green) su 12 tentati. Un unicum nell’NBA odierna, visto che nella scorsa stagione si era verificata una sola partita in cui una squadra fu capace di vincere mettendo a segno un solo tiro da tre in tutti i 48’: i Bulls contro gli Heat nello scorso dicembre.

Nella netta sconfitta di Philadelphia, priva precauzionalmente di Joel Embiid, sul campo di Toronto brilla ancora una volta Ben Simmons, che diventa il secondo giocatore nella storia NBA, dopo Oscar Robertson, a mettere a referto almeno 10 punti, 10 rimbalzi e 5 assist in ognuna delle sue prime 3 partite NBA.

Chiudiamo con un aggiornamento su un nuovo infortunio sui cambi NBA, in una settimana inaugurale finora pesantemente segnata sotto questo punto di vista. Nella già citata rotonda vittoria dei Clippers contro i Suns si è fatto male Milos Teodosic, con il serbo uscito a braccio dopo aver poggiato male il piede durante una lotta a rimbalzo. Come ha confermato dopo la partita Doc Rivers, i primi raggi X hanno dato esito negativo, quindi l’attesa si sposta sulla risonanza magnetica -prevista per la giornata di oggi, domenica- che dovrebbe dare un’indicazione più chiara dell’entità dell’infortunio e dei tempi di recupero.