Hayward, Lin, Teodosic, Schroder: una lista infinita d’infortuni NBA

Una sequela d’infortuni falcidia l’NBA.
23.10.2017 16:28 di  Simone Mazzola  Twitter:    vedi letture
Hayward, Lin, Teodosic, Schroder: una lista infinita d’infortuni NBA

E’ un inizio di stagione infausto per l’NBA, perché se possiamo dilettarci con qualche colpo di teatro, qualche sorpresa e partita indecisa, di certo ci sono già troppi infortuni dettati dalla casualità dei contatti che creano una situazione quasi paradossale.

Dopo cinque minuti dalla prima palla a due è arrivato l’infortunio choc a Gordon Hayward in una scena surreale che ha mischiato il dispiacere all’impressione per culminare poi nella solidarietà di un mondo cestistico che si è stretto al suo fianco. Lui ha risposto con un sentito messaggio video dopo l’operazione, proiettato sul maxi schermo del Garden per dare coraggio a tutto il pubblico biancoverde e non solo.
Nella nottata successiva, sempre alla prima stagionale, un altro season ending injury ha fermato Jeremy Lin, che ricadendo pesantemente sul ginocchio dopo una penetrazione apparentemente normale, ha visto fare crack al suo tendine rotuleo. Linsanity è rimasto a terra per diversi minuti versando anche qualche lacrima e dicendo ai compagni: “I’m done”.
Purtroppo per lui aveva ragione, visto che è stato operato il giorno dopo e dovrà stare fermo per tutta questa stagione.

A ruota di questi primi due è arrivato poi Milos Teodosic che portava con sé l’hype di un rookie trentenne che però ha dimostrato di poter stare ampiamente in una lega che lo ha accolto tardi, ma che ancora può assaporare le sue magie. In preseason aveva deliziato tutti con i suoi assists al bacio (gli stessi che faceva in Europa), ma anche lui si è dovuto fermare per un infortunio al piede che però non è stato ancora quantificato nella necessità di riposo. Ha dovuto abbandonare il campo portato a braccia e già di per sé questo non depone a favore del suo rientro nel breve.
A chiudere una triste carrellata di sfortune c’è quella di Dennis Schroder nella notte, quando i suoi Hawks hanno ceduto il passo ai Nets. In una penetrazione verso il ferro, proprio all’ultimo passo, mette il piede anche lui su uno avversario girandosi la caviglia e dovendo uscire anche lui portato dai compagni. Con tre minuti sul cronometro del quarto periodo, i suoi hanno sofferto l’uscita cedendo il passo, ma la cosa più importante sarà capire i tempi di recupero.

Sembra già una versione di highlander questa stagione, ma speriamo finisca.