I Knicks tagliano (finalmente) Joakim Noah: altri soldi per il 2019

I New York Knicks hanno comunicato di aver tagliato Joakim Noah, utilizzando la Stretch Provision, spalmando il resto del suo contratto su più anni, in maniera tale che il salario del giocatore francese pesi di meno sul salary cap della squadra della grande mela, specialmente in ottica dell'estate prossima, quando il mercato dei Free Agent sarà in totale fibrillazione.

Noah, arrivato nel 2016 ai Knicks, era ancora a libro paga per 36 dei 72 milioni del mega contrattone firmato in quella pazza estate. Un contratto che rischia di diventare uno dei peggiori nella storia della lega: il centro ex Bulls ha giocato soltanto 53 partite con i Newyorchesi, di cui 7 dal 2017 ad oggi. Fanno ben più di un milione a gara per un giocatore decisamente lontano dai suoi anni migliori, quando era uno dei migliori difensori della lega: il figlio d'arte è saltato agli onori delle cronache per le sue intemperanze extra campo, e sembra difficile un suo ritorno in NBA anche se può firmare al minimo salariale, avendo comunque la paga assicurata dai Knicks. 

Per New York, è una resa pienamente prevista: pressoché impossibile sbolognare il contrattone del francese senza perdere scelte al draft o asset importanti, specie in una lega satura di spazio salariale in attesa della prossima estate, quando sarà guerra aperta ai migliori free agent. I Knicks, in attesa di altri movimenti, si presenteranno con lo spazio sufficiente per attirare almeno un giocatore da massimo salariale.