Il momento Spurs tra i problemi di Kawhi e l’immortalità di Manu

Gli Spurs tra problemi e immortalità.
08.01.2018 16:29 di  Simone Mazzola  Twitter:    vedi letture
Il momento Spurs tra i problemi di Kawhi e l’immortalità di Manu

Non è una stagione semplice per i San Antonio Spurs, che nonostante tutto rimangono sempre competitivi in ogni situazione: quando mancano le stelle, quando manca il go to guy, i leader spirituali…sempre.

E’ la caratteristica che ha accompagnato la squadra neroargento da quando Gregg Popovich si è seduto su quella panchina e un leit motiv che li ha resi una delle franchigie più vincenti della storia del gioco oltre ad essere l’unica assieme ai Patriots in NFL a eludere il sistema basato sull’intercambiabilità delle forze.
In questa stagione è stato uno stillicidio di infortuni e soprattutto quello che ha tenuto fuori Kawhi Leonard per tantissimo tempo è stato uno dei motivi di un record al di sotto delle abitudini texane. Si è parlato poco dell’assenza di Kawhi, del suo infortunio e del suo rientro, facendo quasi pensare al peggio, ma poi quando è arrivato il suo momento, sembrava che la stagione degli Spurs potesse svoltare. Purtroppo questa notte contro i Blazers ha dovuto guardare ancora in borghese per una parziale lacerazione alla spalla non meglio precisata in termini medici: “E’ dura vederlo ancora ai box-dice Ginobili- è rientrato, stava riprendendo feeling con il gioco e forma fisica e ora lo ritroviamo lì e non si sa per quante partite”.

Chi invece non accenna a diminuire o a lasciare la nave è proprio Manu che nella partita contro i Blazers ha segnato ancora venti punti uscendo dalla panchina diventando il primo nella storia NBA a compiere questa impresa dopo i quarant’anni di età. Ormai la sua stagione e le sue prestazioni stanno raggiungendo la miticità e ogni volta che scende in campo sembra che tutti siano pronti a una nuova impresa.
“Voglio bere quello che beve lui” ha detto simpaticamente coach Popovich dopo il primo ventello, ma già a quel punto il canestro decisivo contro i Celtics e altre mille giocate miracolose dall’inizio a oggi avevano creato un vero e proprio caso ginobili nel senso più nobile del termine.

Il mito di Manu non accenna a tramontare e noi ne siamo contenti.