Il nebuloso futuro dei Warriors, tra addii, conferme ed infortuni

Per la prima volta nell'era Kerr, il futuro di Golden State è un grosso mistero: la salute di Thompson, il monte ingaggi e la volontà di Durant: il punto
15.06.2019 08:46 di Paolo Terrasi Twitter:    vedi letture
Il nebuloso futuro dei Warriors, tra addii, conferme ed infortuni

Fino ad una settimana fa, il lavoro di Bob Myers, General Manager dei Golden State Warriors, era probabilmente uno dei più facili dell'intera NBA. Adesso, rischia di essere il più difficile.  Il monte salari dei non più campioni in carica, in caso di conferme nel roster, tra salari e salatissime tasse, sforerà i 450 milioni di dollari, una cifra colossale anche per una proprietà ricca come quella della baia. Ma i problemi principali rischia di essere di tenere insieme questo roster. 

L'intenzione del management, ribadita da tutte le parti, ma non confermata per via dei regolamenti della lega, è di mantenere sia Thompson che Durant, in scadenza di contratto, con il primo che è pressoché garantito che rimarrà, mentre la volontà del numero 35 è sempre imperscrutabile, anche se il suo infortunio e la voglia di "chiudere qualcosa in sospeso" lascia intendere che l'ex OKC tornerà nella baia. Tuttavia, entrambi rischiano di saltare tutta la prossima stagione (il secondo quasi sicuramente), ed offrendo ad entrambi il massimo salariale, ciò creerebbe seri problemi economici per i Dubs, che dovrebbero costruire intorno a Steph CurryDraymond Green, ed un sempre più vicino al ritiro Andre Iguodala un intero roster, solo con minimi salariali. Un serpente che si morde la coda, anche perché perdere uno dei due o entrambi non significa che si possano rimpiazzare facilmente: pressoché impossibile a livello tecnico, ancora più difficile a livello economico. 

E' pressoché impossibile che Golden State si dedichi a tankare: non con una arena nuova da battezzare, non dopo aver dominato così ed aver perso per così poco. La volontà di fare "il nostro massimo" per tenere Durant e Thompson è reale o solo di facciata? Una grandissima gatta da pelare per Myers, che dovrà costruire una squadra il prossimo anno con pochissime certezze, tra cui la difficoltà economica dei campioni. Tuttavia, un'altra delle certezze è lo spirito indomito di questa squadra, che ha giurato, con lo champagne ancora fresco nello spogliatoio dei Raptors, di tornare a prendersi ciò che è loro. Una minaccia per il resto della lega da non prendere alla leggera.